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Migranti frustati a Ventimiglia: ricerche internazionali per il camionista

Migranti frustati a Ventimiglia: ricerche internazionali per il camionista
L'autoporto di Ventimiglia (immagine di repertorio)

Il questore di Imperia, Andrea Nicola Lo Iacono, ha attivato ricerche internazionali per identificare un camionista bulgaro, accusato di aver frustato una dozzina di migranti all’autoporto di Ventimiglia.

L’episodio, che ha visto anche il coinvolgimento di diverse donne, è avvenuto quando i migranti si erano nascosti sul tir per tentare di raggiungere la Francia clandestinamente.

Intensificazione delle misure di contrasto all’immigrazione irregolare

Il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha annunciato un rafforzamento immediato delle misure di contrasto all’immigrazione irregolare. Particolare attenzione sarà dedicata ai “passeur” responsabili del trasporto delle giovani donne migranti all’autoporto, spesso dietro il pagamento di un compenso.

Installazione di videosorveglianza all’autoporto di Ventimiglia

In risposta all’episodio, il prefetto ha richiesto alla Concessioni del Tirreno Spa, proprietaria dell’autoporto di Ventimiglia, l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Questo sistema sarà collegato con le sale operative delle forze dell’ordine per migliorare la sicurezza e prevenire ulteriori incidenti.

Cooperazione internazionale per l’identificazione del camionista

La Prefettura di Imperia, in una nota ufficiale, ha comunicato che il questore ha attivato un quadro di cooperazione internazionale tra le forze di polizia per identificare il camionista coinvolto. Le attività di ricerca sono attualmente in fase di sviluppo.

Sicurezza pubblica e ordine

L’episodio è stato discusso durante un comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato e multilaterale per affrontare l’immigrazione irregolare e garantire la sicurezza nei punti di transito come l’autoporto di Ventimiglia.

Le autorità di Imperia stanno adottando misure stringenti per contrastare l’immigrazione clandestina e garantire la sicurezza pubblica.

La collaborazione internazionale e l’installazione di sistemi di sorveglianza sono passi cruciali in questa direzione.