La Marina Maltese non avrebbe soccorso un gommone con 13 migranti, ma avrebbe fornito del carburante e dirottato i naufraghi fornendo le indicazioni per raggiungere le coste italiane.
E’ la sintesi delle testimonianze raccolte tra i sopravvissuti e riferite dai responsabili di Medici senza Frontiere, la Ong che ha soccorso i migranti trovati sabato scorso in acque internazionali sopra un gommone alla deriva.
Il gruppo di migranti, insieme ad altri stranieri, ora è sulla Geo Barents.
La nave di ricerca e soccorso della Ong ha in programma di arrivare oggi nel porto della Spezia, al molo Garibaldi Est.
E’ la terza volta che alla Geo Barents viene assegnato il porto ligure.
“I sopravvissuti – hanno spiegato da Medici senza frontiere – ci hanno raccontato che quello che hanno descritto come la Marina maltese è arrivata sulla scena e ha fornito loro carburante per raggiungere l’Italia. Hanno indicato loro che la costa italiana era a sole 50 miglia e che li avrebbero scortati verso nord.
I sopravvissuti hanno chiesto alla Marina maltese di essere salvati e hanno detto loro che una persona era caduta in mare.
La loro barca imbarcava acqua e avevano finito carburante e cibo”.
I migranti hanno anche raccontato di essere stati avvicinati da una nave mercantile, che ha fornito loro supporto.
“Quello che abbiamo appreso dai sopravvissuti – hanno aggiunto dalla Ong – è che hanno vissuto un evento traumatico. Un siriano di 23 anni è caduto in mare ed è andato alla deriva lontano dal gommone. Non sono riusciti a recuperarlo per mancanza di carburante. Dopo questo evento, i sopravvissuti hanno descritto che un mercantile è arrivato sulla scena e li ha riforniti di acqua e cibo prima di ripartire”.