Se in Italia gli sbarchi dei migranti continuano ad aumentare e, all’orizzonte, non si vede il tanto promesso “blocco navale”, negli Stati Uniti il paladino dei buonisti e presidente democratico Joe Biden aumenta l’impegno militare al confine con il Messico.
La Casa Bianca ieri ha infatti annunciato di avere destinato altri 1500 soldati contro i migranti che arrivano dal Messico, in aggiunta ai 2500 della Guardia nazionale, rafforzando il “blocco terrestre” già messo in atto dal predecessore Donald Trump.
La situazione alla frontiera tra i due Paesi si sta facendo “sempre piu’ difficile” come ha ammesso il segretario alla Sicurezza interna Alejandro Mayorkas, che ha lanciato l’allarme a pochi giorni dalla scadenza delle restrizioni ai richiedenti asilo, previste dall’emergenza per la pandemia da coronavirus.
L’undici maggio, con la fine ufficiale dell’emergenza Covid, anche le restrizioni al confine cadranno. E a Washington si aspettano un’impennata nel flusso di clandestini che dal Messico tenteranno di invadere gli Stati Uniti, passando dal Texas.
Migliaia di sudamericani sono segnalati nell’area attorno alla citta’ di confine di Brownsville. Giovedi’ scorso quattromila dei seimila migranti intercettati dalla Polizia di frontiera provenivano dal Venezuela.
Mayorkas ha sottolineato come il Messico stia collaborando per respingere i migranti, ma ha spiegato che la situazione resta di emergenza.
Dal marzo 2020, con l’introduzione da parte della precedente amministrazione del Titolo 42, che autorizzava il respingimento immediato dei migranti, a prescindere dal loro status e dalla richiesta di asilo, ci sono state piu’ di 2,8 milioni di espulsioni.
Mayorkas ha confermato che dall’undici maggio, in sostituzione del Titolo 42, verra’ messo in campo un nuovo regolamento che rendera’ piu’ difficile l’accesso ai richiedenti asilo, ma l’incertezza resta.
Il dipartimento della Difesa Usa ha intanto confermato di avere inviato al confine col Messico l’ulteriore contingente di 1500 soldati.
La Casa Bianca si e’ affrettata a spiegare che il loro compito sara’ “solo amministrativo”, ma sono in molti a nutrire dubbi. Lo scenario e’ quello di una possibile militarizzazione della frontiera. I soldati si aggiungeranno ai 2500 della Guardia Nazionale gia’ dispiegati lungo il confine, vicino a El Paso.
Majorkas ha voluto lanciare un altro appello ai migranti, perche’ desistano dal loro obiettivo e tornino indietro: “La frontiera non e’ aperta, non e’ stata aperta e non lo sara’ dopo l’undici maggio”.