Luci a San Siro e tanto spettacolo. La Sampdoria rompe le scatole al Milan – proprio come aveva chiesto Giampaolo – ma a casa torna con zero punti.
Le giocate dei campioni decidono a favore dei rossoneri la vibrante sfida del “Meazza”, che permette agli uomini di Gattuso di agganciarci in classifica a quota 15 punti.
Ex. Saponara si riprende una maglia da titolare 56 giorni dopo la prima e ultima volta con il Napoli. Linetty torna invece in mediana insieme con Praet ed Ekdal. Il primo pericolo arriva al 5′ e da corner: Audero esce con i pugni, Higuain raccoglie e trova solo l’esterno della rete. Rete che trova invece Curtone al 17′, incornando un cross dalla destra di Suso. Lo svantaggio dura poco, giusto quattro giri d’orologio. Merito di Quagliarella, che con una gran giocata si libera in un solo colpo di Rodriguez e Biglia e lancia Saponara sulla trequarti. Il numero 5 addomestica la sfera, entra in area, salta Calabria e fulmina Donnarumma in diagonale, sul palo più lontano, per il più classico dei gol dell’ex.
Ottovolante. A ridosso della mezzora Giampaolo perde Murru acciaccato e inserisce Sala. Ma il cambio obbligato non ci scompone, anzi. Saponara restituisce il favore al capitano, che non ci pensa su e con il mancino, al volo, infila il sorpasso. Il Milan reagisce affidandosi ai singoli e Audero al 34′ deve tuffarsi alla propria sinistra per negare il nuovo pari a Higuain. L’appuntamento per l’argentino è soltanto rimandato perché al 36′, dopo uno scambio con Cutrone, segna il 2-2. Sull’ottovolante delle emozioni si chiude così la prima frazione.
Amaro. La seconda si apre con un altro tentativo di Higuain (2′), bloccato in due tempi da Audero, bravo anche su un fendente dal limite di Suso (14′). Passa un niente e anche Defrel alza bandiera bianca: dentro Kownacki, che presto – ahinoi – deve assistere al controsorpasso a firma dello stesso Suso. Siamo di nuovo sotto e Maresca sorvola pure su un fallo di Kessie sulla riga dell’area ai danni di Linetty. Praet prova a ridarci la scossa al 24′: alto. Caprari rileva Saponara al 31′: è l’ultima mossa del mister per provare a recuperarla. Ma è il Milan, in mezzo ad uno sterile possesso blucerchiato, ad avvicinarsi ancora al gol con Laxalt, che coglie il montante da pochi passi. Potrebbe essere un segnale che purtroppo non cogliamo. Perdiamo, seppur a testa alta, e ci resta l’amaro.
Milan 3
Sampdoria 2
Reti: p.t. 17′ Cutrone, 21′ Saponara, 31′ Quagliarella, 36′ Higuain; s.t. 17′ Suso.
Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Calabria (33′ s.t. Abate), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie, Biglia, Laxalt (44′ s.t. Calhanoglu); Cutrone (31′ s.t. Castillejo), Higuain.
A disposizione: Reina, A. Donnarumma, Mauri, Borini, Conti, Bakayoko, Bertolacci, Zapata, Abate, Halilovic.
Allenatore: Gattuso.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru (29′ p.t. Sala); Praet, Ekdal, Linetty; Saponara (31′ s.t. Caprari); Defrel (16′ s.t. Kownacki), Quagliarella.
A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Barreto, Ramírez, Jankto, Colley, Tavares, Ferrari.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Maresca di Napoli.
Assistenti: Liberti di Pisa e Mondin di Treviso.
Quarto ufficiale: Pasqua di Tivoli.
VAR: Orsato di Schio.
Assistente VAR: Meli di Parma.
Note: ammoniti al 24′ p.t. Linetty, al 15′ s.t. Sala, al 35′ s.t. Abate per gioco scorretto, al 37′ s.t. Kessie per proteste; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; spettatori 47.347, incasso 1.129.025 euro; terreno di gioco in buone condizioni.