Per celebrare gli 80 anni di “Corrente” il Comune di Milano, il Museo del Novecento, la Casa Museo Boschi Di Stefano e la Sormani hanno realizzato un evento di grande rilievo artistico e storico. Si tratta della mostra “Corrente 1938”, allestita in tre diverse sedi, che ha non solo uno scopo celebrativo, ma anche e soprattutto l’ obiettivo di ricordare, e mettere in rilievo, la grande importanza che questa Rivista, divenuta poi un vero e proprio movimento, ha avuto nella storia dell’ Arte italiana a partire dagli anni Quaranta del Novecento.
A curare e coordinare la mostra sono stati Chiara Fabi, Danka Giacon e Fiorella Mattio, rispettivamente conservatrici della Casa Museo Boschi Di Stefano, del Museo del Novecento e delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco.
“La mostra milanese “Corrente 1938″- ci ha spiegato il noto collezionista ed esperto d’arte Armando D’Amaro- cerca di approfondire l’evoluzione artistica e letteraria di questa storica rivista nel cui ambito poi si sviluppò un vero e proprio movimento. In esposizione ci sono pezzi di alto valore ed interesse, dipinti, documenti, volumi e numeri della rivista. Sono visibili diversi capolavori di Cassinari, Guttuso, Migneco, Morlotti, Sassu, Treccani ed altri artisti di rilievo. Insieme ci sono anche opere meno note, alcune mai esposte al pubblico, provenienti dai depositi delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano e da collezioni private”.
La Rivista Corrente nacque nel 1938 e nel 1940 venne chiusa dal regime. “Corrente di Vita Giovanile”, coinvolse un nutrito numero di intellettuali, artisti, critici, scrittori e letterati. Fra le principali iniziative ci furono le celebri “Edizioni di Corrente”, inaugurate dal famoso volume dedicato a Lucio Fontana, a cura di Duilio Morosini. Gli intellettuali attivi attorno a”Corrente” operarono in tutte le arti, sostennero le molteplici iniziative della rivista ed in breve crearono attorno ad essa un vero e proprio movimento.
“Fra le iniziative più importanti di Corrente – spiega Adalberto Guzzinati, giornalista e critico teatrale- ci fu il mitico progetto del Gruppo Teatrale Sperimentale di “Palcoscenico” cui collaborano anche Enrico Falqui, Alberto Savinio e Beniamino Joppolo. Ma ben più importante fu l’influenza che la rivista ebbe sull’arte contemporanea”.
Attorno alla piccola galleria di via della Spiga 9 gravitò infatti un numero considerevole di grandi personaggi, artisti ed intellettuali. Certamente è impossibile elencarli tutti: fra loro c’erano Arnaldo Badodi, Renato Birolli, Luigi Broggini, Bruno Cassinari, Sandro Cherchi, Nino Franchina, Piero Gauli, Renato Guttuso, Leo Longanesi, Giacomo Manzù, Marino Marini, Mario Mafai Volpe, Giuseppe Migneco, Ennio Morlotti, Gabriele Mucchi, Giovanni Paganin, Antonino Santangelo, Aligi Sassu, Ernesto Treccani e Italo Valenti.
“Corrente” insomma ebbe una notevole rilevanza nello sviluppo dell’arte italiana, e fu il privilegiato punto d’incontro fra gli intellettuali milanesi negli anni Quaranta. Non solo, per gli appassionati ed amanti dell’arte del territorio meneghino, indubbiamente rivestì infatti anche il fondamentale ruolo di punto di aggregazione, soprattutto per i piccoli e grandi collezionisti.
“Visitare questa mostra- conclude D’Amaro- è come fare un salto indietro nel tempo, un viaggio in quel mondo, per incontrare un gran numero di personaggi ed intellettuali che seppero, partendo dalla comune esperienza di Corrente, anticipare alcune fra più interessanti correnti dell’arte italiana del Secondo Novecento. Si tratta dunque di una occasione imperdibile per gli appassionati dell’arte per incontrarli tutti insieme, in questo importante evento ospitato all’ Arengario”.
La mostra resterà aperta, fino al 3 marzo, con il seguente orario:
lunedì dalle 14 e 30 alle 19 e 30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9 e 30 alle 19 e 30; giovedì e sabato dalle 9 e 30 alle 22 e 30.
CLAUDIO ALMANZI