A novembre si sarebbe registrata un’impennata media del 75% della mortalità giornaliera nelle città del Nord, tra cui Torino (+111%), Genova(+96%) e Milano (+83%), e un forte aumento del 46% in quelle del Centro Sud, in particolare a Roma e Bari (+ 58%), Perugia (+66) e Palermo (+67%).
E’ quanto si apprende dal monitoraggio “Andamento della mortalità giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19 dal 1 settembre al 17 novembre 2020”, realizzato dal Ministero della Salute e dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio.
L’indagine ha incluso 32 Comuni italiani (rispetto ai 34 inizialmente inclusi mancano i dati di Napoli e L’Aquila) e consentirebbe “di disporre di dati tempestivi in una fase di rapida evoluzione della pandemia da Covid-19 e di segnalare eventuali incrementi della mortalità”.
Per stimare l’andamento della mortalità, si è confrontato il numero di deceduti residenti in un determinato Comune con la media di quelli deceduti nello stesso luogo e nella stessa settimana durante i 5 anni precedenti.
A determinare le variazioni, possono concorrere i decessi causati direttamente dai contagi da Sars-Cov-2, ma anche quelli indirettamente collegati alla pandemia e causati, ad esempio, da una maggior difficoltà di accedere all’ospedale o al pronto soccorso.
Secondo i responsabili del ministero della Salute si è evidenziato “il forte incremento della mortalità osservata in concomitanza con la prima fase dell’epidemia di Covid-19, la successiva riduzione che ha riportato la mortalità in linea con i valori di riferimento a fine maggio, seguita da un nuovo rapido incremento dei decessi a partire dalla seconda metà di ottobre”.
Complessivamente, per il mese di ottobre, era stato rilevato un incremento di mortalità sia al Nord (+22%) che al Centro-Sud (+23%).
Per il periodo 1-15 novembre l’incremento prosegue la corsa soprattutto tra gli anziani (dai 65 anni in su) ed è in media pari al +75% tra le città Nord e al +46% tra le città Centro-Sud, anche se “nelle città più piccole la mortalità risente delle fluttuazioni casuali e pertanto alcuni incrementi vanno interpretati con cautela”.
In particolare, in quest’arco di tempo, a Bolzano ci sono stati 89 decessi rispetto ai 42 attesi con una variazione del +112%; a Trento 68 decessi rispetto ai 32 attesi (+89%), ad Aosta 33 decessi rispetto ai 15 (+120%); a Torino 689 decessi a fronte di 362 attesi (+111%), a Milano 849 morti rispetto alle previsioni di 385 (+83%); a Genova 614 rispetto a 313 (+96%); a Firenze 259 rispetto a 160 attesi (+62%); a Roma i decessi sono stati 1566 rispetto ai 994 attesi (+58%); a Bari 145 rispetto a 115 (+58%), a Palermo 390 rispetto a 233 (+67%).