“La Soprintendenza non ha mai visto un progetto definitivo della funivia per Forte Begato, i lavori non partiranno in estate come sostenuto dal Comune, non si sa nulla sul piano di riqualificazione dei Forti di Genova e l’opera non sarà utile ai cittadini come trasporto pubblico”.
È la denuncia della minoranza in Regione Liguria (Pd, Lista Sansa, M5S e Linea Condivisa) al termine dell’audizione di oggi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova in commissione regionale sul progetto.
“Il Comune di Genova – hanno spiegato i consiglieri regionali di minoranza – continua a dire che i lavori partiranno in estate e che è già stato tutto predisposto, ma non è così.
La Soprintendenza, che non ha mai visto un progetto esecutivo dell’opera, esprimerà un suo parere in sede di Conferenza dei servizi e questo significa che da quel momento dovranno passare 90 giorni.
E occorre ricordare che i 90 giorni sono subordinati alla presentazione del progetto definitivo dell’opera, per permettere alla Soprintendenza, e a tutti gli altri enti preposti, di potersi esprimere.
La Soprintendenza oggi ha manifestato anche il suo stupore per non essere stata coinvolta nemmeno per un parere nella fase di verifica preliminare, ancor prima della decisione di non assoggettare l’opera alla ‘Via’.
Eppure le criticità emerse sono parecchie: a livello paesaggistico per il posizionamento dei piloni, a livello storico artistico con l’area di Villa Doria – Pamphili e anche a livello archeologico con uno studio commissionato dal Comune che però Tursi non ha mai reso disponibile”.