Miracoli Metropolitani in scena al Teatro Modena, la nuova irriverente commedia di Carrozzeria Orfeo in programma dal 16 al 28 novembre.
Miracoli Metropolitani in scena al Teatro Modena a Genova Sampierdarena
Un manipolo di derelitti, segregato in uno sgangherato ristorante, sopravvive preparando cibo spazzatura da servire ad un’umanità nevrotica.
Personaggi che sembrano usciti da un film dei fratelli Cohen, ritmo implacabile e zero tabù in un mix esplosivo di ironia e humor nero.
Miracoli metropolitani
Scritto prima della pandemia, Miracoli metropolitani immagina una società in perenne lockdown dove la disoccupazione prospera, le attività commerciali sono tutte fallite, la Messa si celebra in streaming ed ogni contatto umano è totalmente superfluo perché si vive solo sul web.
Un’umanità allo sbando alle prese con la carenza di cibo, le teorie junghiane e l’esplosione del sistema fognario mondiale che si ribella alle incurie e ai costanti abusi ambientali dell’uomo.
Il nuovo lavoro del pluripremiato collettivo teatrale Carrozzeria Orfeo conferma e rilancia le linee poetiche del gruppo:
una commedia scorretta e dirompente ma anche uno sguardo acuto che scava in profondità negli abissi dell’animo umano, in cerca di verità.
Scrive il drammaturgo e regista Gabriele Di Luca:
«Miracoli metropolitani è stato scritto prima dell’emergenza sanitaria del Covid-19, già immaginando una società chiusa in casa:
all’esterno i trasporti sono fermi, la disoccupazione al 62%, le attività commerciali falliscono e la Messa si celebra in streaming.
È nato da tre suggestioni:
indagare il tema del cibo come problema reale per gran parte del mondo e bene di lusso per un minuscolo Occidente;
dalla lettura de La sincronicità di Jung, che teorizza l’esistenza degli eventi a-causali, ovvero di quegli eventi che si sottraggono alla regola del rapporto causa/effetto e che spesso noi chiamiamo – e viviamo come – miracoli.
E da un fatto di cronaca inquietante e bizzarro:
nel 2017 nelle fogne di Londra è stato trovato un enorme fatberg (letteralmente un iceberg di grasso).
Il “Mostro”, fatto di schifezze che i londinesi hanno gettato nello scarico del wc, pesava 130 tonnellate.
L’esplosione delle fogne, allora, è il simbolo di un pianeta che si rivolta all’uomo per riaffermare se stesso e ribellarsi a decenni di incurie, prevaricazioni e abusi ambientali».
Diretto dallo stesso Di Luca con Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi, e affidato a un manipolo di potentissimi interpreti, il nuovo lavoro di Carrozzeria Orfeo conferma e rilancia le linee poetiche del gruppo:
uno sguardo acuto e aguzzo nei meandri dell’animo umano.
Di Luca conclude:
«I personaggi sono un’oasi di diversità apparente:
partendo da un’esasperazione di sentimenti di fallimento, solitudine e fragilità, trattati in modo bizzarro e al confine con il grottesco, svelano alla fine il nucleo più reale e umano:
madri frustrate, figli disadattati, amori infranti, solitudini disperate cercano le proprie verità nel tentativo di soddisfare i propri desideri più profondi».