Un lungo intervento politico con il quale Giovanni Toti rivendica di essere innocente, di non avere intenzione di dimettersi e di avere fatto “l’interesse pubblico in ogni nostra scelta” con la certezza “che la maggior parte dei liguri comprendano e apprezzino il cammino fatto e i risultati raggiunti dal nostro governo”.
Sono alcuni degli stralci della lettera che il governatore ligure, messo agli arresti domiciliari per corruzione elettorale a un mese dalle elezioni europee e amministrative, ha consegnato ieri all’amico concittadino e assessore regionale Giacomo Giampedrone durante l’incontro autorizzato dai pm e dalla gip nella sua casa di Ameglia.
Il testo integrale della missiva verrà letta martedì prossimo in consiglio regionale dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano, che insieme agli altri capigruppo di maggioranza ha già annunciato il voto contrario alla mozione di sfiducia nei confronti di Toti presentata e firmati dai gruppi di minoranza (Azione esclusa).
“Il presidente Toti – ha riferito Giampedrone – trascorre le sue giornate a studiare e a scrivere, rimanendo molto attento alle varie pratiche e al lavoro che si sta portando avanti in Regione Liguria.
Legge tutto, custodisce in una cartellina trasparente gli articoli che possono essere utili per la sua difesa.
E’ molto sereno e motivato, ha studiato a lungo le carte e vorrebbe riprendere al più presto il suo lavoro al sevizio dei liguri.
Al momento non ha intenzione di dimettersi e attende di tornare nel suo ruolo per fare tutti i confronti con la maggioranza e quindi decidere il cammino da continuare insieme.
È molto riconoscente agli alleati che lo sostengono, al presidente ad interim Alessandro Piana, alla giunta e alla maggioranza per il grande lavoro che stanno portando avanti con grande compattezza. E’ rimasto anche colpito dai tantissimi messaggi di solidarietà e appoggio che sono arrivati in queste settimane ai suoi famigliari”.
Resistere, resistere, resistere. Toti: sono innocente, non mi dimetto. Piana: compatti con te