“Sagre, eventi e piccole manifestazioni pubbliche salvate da Matteo Salvini. Anche dalla Liguria diciamo grazie al Ministro dell’Interno e ai sottosegretari Nicola Molteni e Stefano Candiani, che con la nuova direttiva emanata ieri hanno dimostrato, ancora una volta, di preoccuparsi della nostra sicurezza, di agire con buonsenso semplificando le procedure e di essere vicino al territorio nel rispetto delle esigenze organizzative degli amministratori locali e dei responsabili delle varie associazioni storiche e di volontariato”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).
“Con le nuove disposizioni ministeriali sui ‘modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche’ – ha aggiunto Senarega – sono state riviste e superate quelle previste dall’ex ministro Minniti che avevano creato numerosi problemi, anche in Liguria, dove in particolare nel periodo estivo vengono organizzate numerose iniziative e sagre tradizionali. Infatti, è importante garantire la sicurezza con buonsenso evitando eccessi burocratici per non complicare la vita a chi lavora nell’interesse del territorio valorizzando il contesto locale, turistico, storico e dei prodotti tipici.
Pertanto, la nuova direttiva sulle misure di ‘safety’ da adottare è un ottimo esempio di ‘gestione flessibile del rischio’ perché ha previsto una ‘reductio ad unum’ delle precedenti linee di indirizzo allo scopo di consentire l’individuazione di più efficaci strategie operative a salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza dei partecipanti, nel pieno rispetto delle tradizioni storico culturali e del patrimonio economico sociale delle collettività locali.
Va quindi dato atto al ministro Salvini e alla sua squadra di avere ascoltato le richieste del territorio rispetto a obsolete e mal congegnate precedenti disposizioni ministeriali che avrebbero messo a rischio decine di sagre, eventi e piccole manifestazioni pubbliche, ma importanti per l’identità della Liguria, che fino a ieri erano irragionevolmente sottoposte a norme estreme per la sicurezza in sostanza al pari di grandi manifestazioni come concerti da decine di migliaia di persone”.