“Rivolgiamo un appello a tutti gli albanesi e alle persone sensibili a questa disgrazia che ci è capitata affinché ci aiutino in ogni modo a portare il cadavere di nostra sorella in Albania e anche ad aiutarci in ogni modo per la riabilitazione che verrà fatta ai suoi 4 figli minorenni che ha lasciato”.
L’appello, lanciato attraverso una piattaforma di crowdfunding, è di Erjon Kanolja, fratello di Etleva Bodi, la moglie di 31 anni di origine albanese e madre di 4 bimbi piccoli morta dopo essere stata strangolata a Savona dal marito albanese di 42 anni Selami Bodi.
Lo straniero, reo confesso, l’altro giorno è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. Un’accusa che, dopo la morte in ospedale della giovane moglie, ora si è trasformata in quella di omicidio.
“Un grave evento accaduto la sera del 27 ottobre a Savona – ha scritto Erjon – ha tolto la vita alla mia innocente sorella Etleva, rimasta vittima del marito e dei suoi malati episodi di gelosia.
Quella sera mi ha avvisato mio nipote, che ha solo 13 anni: ‘Zio, vieni presto’, è stato il suo grido.
La Polizia e le forze mediche hanno fatto del loro meglio per salvare la vita di mia sorella, ma lei non è riuscita a sopravvivere a causa del trauma.
Ha lasciato 4 figli, il maggiore dei quali ha solo 13 anni. Tutti e 4 questi bambini sono ora nelle mani della giustizia italiana e del destino.
Un evento del genere ci ha lasciato scioccati, incapaci di accettare la realtà. Un evento come questo ci ha ferito profondamente nell’animo e rimarrà un trauma eterno sia per noi che per i bambini che erano presenti sulla scena e nel momento del tentato omicidio. Per favore, aiutaci a portare il suo cadavere e a riabilitare questi 4 orfani”.