Il 27 marzo torna Earth Hour, l’evento globale del WWF per il clima con cui si chiedono agli Stati azioni chiare per il clima e la biodiversità
Il 31% dei fondi del PNRR sono stati destinati a progetti su clima e biodiversità, ma non basta
Le risorse del Fondo Next Generation EU devono andare davvero alle future generazioni e nemmeno un euro può essere investito in combustibili fossili.
Sabato 27 marzo si celebra la 13esima edizione di Earth Hour, e in vista della più grande mobilitazione globale per il Clima, il WWF rinnova le sue richieste agli Stati nell’utilizzo delle risorse europee. Una larga fetta di queste dovrebbe finanziare la decarbonizzazione e la nuova economia rigenerativa, dunque, ma comunque non basta: bisogna smettere di foraggiare le scelte che vanno in senso opposto. I progetti per il clima devono finanziare le quattro dimensioni chiave della decarbonizzazione: la promozione delle fonti rinnovabili e la loro integrazione nei sistemi energetici con particolare attenzione a infrastrutture di rete ed accumuli, la promozione dell’efficienza energetica, la trasformazione del sistema dei trasporti e la sua elettrificazione, la conversione dei processi industriali.
L’Europa chiede che almeno il 37% dei fondi dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) vadano ad azioni per il clima e la biodiversità, a cui gli Stati Membri possono aggiungere un ulteriore 3% di risorse a progetti specifici per contrastare i cambiamenti climatici. Ad oggi è stato stimato dal WWF e dai Servizio Studi della Camera e del Senato che l’attuale proposta di PNRR all’esame del Parlamento abbia destinato a questi scopi solo il 31% dell’ammontare complessivo del Piano. Il WWF chiede che nella versione definitiva del PNRR siano chiaramente identificate e quantificate le azioni per il clima e la biodiversità nel rispetto dei target indicati dall’Europa. In occasione della settimana dedicata all’iniziativa globale Earth Hour, che mobilita cittadini, aziende e istituzioni a dimostrare il loro contributo alla tutela della natura come alleato nella lotta al cambiamento climatico, il WWF sollecita un maggior impegno delle istituzioni sulle tematiche che coinvolgono il benessere dell’umanità nel prossimo futuro.
Nell’attuale proposta di PNRR che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, non c’è traccia di finanziamenti che siano esplicitamente destinati alla biodiversità terrestre e marina e alla Rete Natura 2000, come richiesto all’Europa. Progetti che andrebbero a vantaggio anche delle azioni nei riguardi della crisi climatica. Il WWF chiede che nella versione definitiva del PNRR sia dato spazio a progetti per Riqualificare la Natura d’Italia da realizzare con la quota dei fondi europei che deve essere assegnata a questo scopo.
Contemporaneamente alla tutela del territorio e, quindi, anche ad interventi preventivi per contrastare il rischio idrogeologico, gli smottamenti e le frane e per l’adattamento ai cambiamenti climatici nell’attuale proposta di PNRR vengono assegnati solo 3,61 miliardi di euro da spendere in 6 anni – dal 2021 al 2026 -, equivalenti all’1,6% dell’ammontare complessivo del PNRR. Il WWF chiede di quadruplicare questo stanziamento, rivedendo l’attuale suddivisione dei fondi della proposta di Piano, per far fronte a fenomeni che ogni anno provocano danni ingenti a cose e persone.
Inoltre, il 45,5% delle risorse destinate dalla proposta di PNRR alla “Rivoluzione Verde e alla Transizione ecologica viene destinato a “progetti in essere”, concepiti e finanziati, quindi prima della stessa definizione del Piano. Il WWF valuta che questa percentuale sia eccessiva e che si debbano dedicare maggiori risorse per concepire e realizzare progetti innovativi e coerenti con lo strumento Next Generation EU che favoriscano la decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare e il perseguimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile.
Per contrastare in modo efficace la crisi climatica, i responsabili dei Governi devono fare il loro lavoro con azioni incisive e concrete, ma anche le scelte di ognuno di noi sono fondamentali. Dalle 20,30 di sabato 27 marzo tutti i cittadini del mondo sono invitati a spegnere le luci per un’ora come gesto simbolico volto a manifestare la propria intenzione di limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C e la propria vicinanza alla natura, dalla cui salute dipende anche quella degli esseri umani: in poche parole, la volontà comune di custodire e preservare la Terra per noi e le generazioni future.
E proprio perché anche quest’anno non ci si potrà riunire di persona nelle piazze, l’appuntamento è sui canali social e web del WWF Italia: abbiamo bisogno della voce di tutti per salvare il nostro futuro sul Pianeta.