“È stata una S. Pasqua diversa per il secondo anno consecutivo, siamo tutti stanchi, tutti stanno facendo sacrifici per contenere una pandemia che riparte sempre, ma la Liguria sta reggendo molto bene l’urto di questa terza ondata. Sono convinto che con i vaccini sconfiggeremo questo nemico insidioso.
Un abbraccio ai famigliari della 32enne genovese che non ce l’ha fatta. Si era vaccinata il 22 marzo con Astrazeneca, ma per il momento non si riscontrano correlazioni dirette.
Ogni settimana l’Agenzia italiana del farmaco vigila su tutti i casi, come fa normalmente per le reazioni avverse che si verificano per qualsiasi medicinale. I casi per ora sono davvero pochi e sporadici, ma sarà l’Aifa a dirci quale eventuale nesso possa esserci con il vaccino”.
Lo ha dichiarato ieri sera il governatore ligure Giovanni Toti.
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“Non ci siamo fermati – ha aggiunto Toti – né con i vaccini né con i tamponi. Lo screening di oggi con tamponi molecolari e antigenici è quasi da giorno feriale.
I positivi si sono stabilizzati dopo le fiammate dei giorni scorsi. È ancora Imperia l’area dove il contagio è più forte, insieme a Savona.
Era prevedibile un’influenza negativa della Francia nelle condizioni devastate in cui è, ma se tutti continueranno a comportarsi come oggi il contenimento sarà semplice. Perché nonostante la splendida giornata di sole c’è stata una grande attenzione. Ringrazio tutti per aver collaborato.
I ricoveri sono in leggero aumento, come capita spesso nei giorni di festa. Le terapie intensive invece restano stabili e anche per questo dato è soprattutto il Ponente ligure a influire. Anche oggi sei deceduti, riferibili agli ultimi giorni: un numero che sia pure nella sua drammaticità dice che i vaccini stanno funzionando. In due o tre settimane arriveremo a immunizzare tutti le persone più a rischio con una prima dose”.