“Troppe le ombre nella gestione delle RSA liguri in questo periodo nefasto morbato e reso tragico dal Covid-19: purtroppo, ogni giorno che passa, aprendo i giornali e seguendo i Tg, dalle strutture private della nostra regione arrivano notizie oltremodo dolorose. Un bollettino di guerra, dove a pagare il prezzo più caro sono stati i nostri anziani, i cui decessi colpiscono centinaia di famiglie che li credevano al sicuro”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali Fabio Tosi e Andrea Melis (M5S).
“Cosa – hanno aggiunto Tosi e Melis – ha causato questo dramma senza fine? Perché non si è riusciti a circoscrivere la diffusione del virus nelle strutture che ospitano gli anziani, fragili e spesso malati?
Le azioni che Regione intende intraprendere con l’ordinanza firmata ieri guarda oltre lo steccato: ma noi vogliamo sapere cosa è successo prima.
Perché così tanti ospiti delle RSA hanno perso la vita con o per coronavirus?
La domanda specifica che poniamo a giunta e assessorato competente dunque è: quali protocolli sono stati emanati da Regione, A.Li.Sa e le singole ASL?
Per avere contezza delle azioni intraprese, stiamo predisponendo un atto per istituire Commissione consiliare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid 19, con focus specifico proprio sulla situazione delle RSA liguri.
Va fatta trasparenza sulle cause dell’ampia diffusione del virus, vanno valutati eventuali errori di programmazione, difetti organizzativi legati al sistema sanitario ligure, problemi e carenze nella catena di comando anche legati alla legislazione regionale in vigore.
Le verifiche saranno assolutamente scrupolose: siano fornite risposte a 360°, dal limitato ricorso ai tamponi nella popolazione, all’orrore nelle case di riposo fino ai numeri reali della pandemia. Tutto deve essere analizzato.
Riteniamo doveroso che all’interno dell’Assemblea legislativa della Liguria sia dato il via a questa Commissione, trovandosi la Liguria in una situazione oltremodo grave, che è peraltro di dominio pubblico. Il consiglio regionale deve essere nelle condizioni di conoscere e valutare tutto ciò che è stato fatto, dagli atti alle procedure, indipendentemente da quanto decideranno di fare i Tribunali”.