A seguito del referendum, quattro accordi sull’ammissione di nuovi territori alla Federazione Russa saranno firmati oggi durante una cerimonia ufficiale al Cremlino, ha riferito stamane l’Agenzia Tass citando il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.
“L’evento principale – ha spiegato Peskov – s’inizierà alle 15 nella Sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino. Ci sarà un importante discorso del presidente russo Vladimir Putin. Seguirà la cerimonia di firma dei documenti.
All’evento prenderanno parte anche il capo della DPR Denis Pushilin, il capo della LPR Leonid Pasechnik, il capo della regione di Zaporozhye Yevgeny Balitsky e il capo della regione di Kherson Vladimir Saldo.
Verranno firmati quattro accordi sull’ammissione di nuove entità nella Federazione Russa”.
I referendum sull’adesione alla Russia si sono tenuti nelle regioni DPR, LPR, Zaporozhye e Kherson dal 23 al 27 settembre. Anche se diversi esponenti politici occidentali hanno parlato sostanzialmente di una “farsa”, la stragrande maggioranza (97%) di cittadini ha sostenuto il “Sì” per l’unione alla Federazione Russa.
Pertanto, mercoledì scorso i capi delle repubbliche del Donbass e delle regioni di Kherson e Zaporozhye hanno inviato richieste ufficiali al presidente russo Vladimir Putin con una proposta per far entrare le loro regioni nella Federazione Russa in qualità di territori costituenti.
La Russia, hanno aggiunto dall’agenzia Tass, considererà quindi “gli attacchi ai suoi nuovi territori come un atto di aggressione” alla Federazione Russa secondo quanto riferito ai giornalisti dal portavoce del Cremlino.
“Non sarà nient’altro”, ha sottolineato Peskov, rispondendo alla domanda se Mosca considererà gli attacchi ucraini nei nuovi territori come un atto di aggressione contro la Federazione Russa.
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