“Se si tratta di una trattativa tra privati e a meno che non si profilino problemi a livello di sicurezza e ordine pubblico, non è un tema di nostra competenza, non lo sarebbe per alcuna religione”.
Lo ha dichiarato ieri a Tursi il sindaco di Genova Marco Bucci, a margine del consiglio comunale, sull’ipotesi di realizzazione di una moschea, in realtà un grande Centro culturale islamico da 1200 metri quadrati, fra Teglia e Rivarolo, promossa da un’associazione islamica.
Del problema si è parlato in Sala rossa grazie a un’interrogazione del consigliere comunale della Lega Alessio Bevilacqua.
Il leghista ha domandato gli attuali riscontri sul progetto e sugli aspetti tecnici, urbanistici, di ordine pubblico e di sicurezza.
La risposta è arrivata dall’assessore comunale all’Urbanistica Mario Mascia (FI): “Abbiamo interrogato sia gli uffici dell’urbanistica che quelli dell’edilizia privata e, al momento, non risulta presso i loro archivi alcuna richiesta per l’insediamento di un centro islamico a Rivarolo.
Abbiamo chiesto spiegazioni anche al responsabile della sicurezza in Valpolcevera, interfacciandoci anche con l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino (FdI), ma anche in questo caso nulla si sa del progetto.
Pertanto, dal punto di vista di pratiche e istruttorie che possano coinvolgere l’amministrazione comunale, al momento non c’è nulla da riferire”.
Tuttavia, risulta che la trattativa tra i responsabili dell’associazione islamica e il proprietario privato della palazzina da 1200 metri quadrati sia attualmente in corso, anche se il progetto è ancora allo stato embrionale.
Il piano dell’associazione islamica è di ricavare nell’edificio sale separate di preghiera per uomini e donne, una scuola, uno spazio per eventi e incontri, bagni e una mensa.
A Genova, attualmente, esistono già decine di centri culturali islamici dove i musulmani possono andare a pregare.
“La Lega – ha spiegato Bevilacqua – terrà monitorata la questione. Anzitutto perché, come prescrive la legge regionale, bisogna prima raccogliere i pareri dei comitati di cittadini e associazioni territoriali prima di accordare la realizzazione di un nuovo luogo di culto.
E’ opportuno dunque che la cittadinanza venga coinvolta in questo senso, in quanto pensiamo che l’area di Rivarolo e tutta la Valpolcevera meritino di proseguire la riqualificazione promossa dalla giunta comunale, come sta avvenendo per l’area dell’ex Miralanza.
E poi perché, soprattutto di questi tempi, occorre valutare il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico.
In ogni caso, nuovi centri di culto, come quello islamico, non rientrano tra le priorità della nostra vallata”.