Il pittore Enrico Andreoli, dal 31 agosto al 6 settembre, espone a Varazze nella Gallery Malocello
Da lunedì 31 agosto a domenica 6 settembre 2020, la “Gallery Malocello” di Varazze, via Malocello n.37, nel centro storico della città, che diede i natali al navigatore ed esploratore che all’inizio del XIV secolo scoprì l’Arcipelago delle Canarie e Lanzarote, che porta il suo nome, ospita la mostra personale del pittore e marinaio Enrico Andreoli.
L’esposizione, allestita in locali sanificati nel rispetto delle ordinanze emanate dalle competenti autorità, in seguito all’emergenza epidemiologica da coronavirus, è organizzata con la collaborazione dell’Associazione Artisti Varazzesi e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Varazze.
La mostra resterà aperta e visitabile tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 17:30 alle 22:00.
Ingresso libero.
«Enrico Andreoli nasce a Varazze nel 1945. Piccolissimo, comincia a dipingere i muri di casa, con marmellate e salse rubate alla mamma: così, con estrema precocità, si rivelano le sue innate tendenze artistiche, finché i genitori gli comprano una scatola di acquarelli e può fare una prima mostra alle elementari.
Continuando ad assecondare la sua vocazione, Enrico dipinge nei momenti di libertà, quando fa il mozzo sulle “carrette del mare”, eseguendo veloci bozzetti dal vero che poi trasforma in dipinti molto originali.
Dopo aver navigato per tutti i mari del mondo, ritorna nella natia Varazze, dove per circa quarant’anni è addetto alla sicurezza nel frequentatissimo porto turistico e dove ha l’occasione di conoscere molti noti personaggi di cui parleremo oltre.
Sua compagna di vita è stata l’attrice danese Ulla Lynn, attiva nel cinema e nell’avanspettacolo degli anni ’50-’60 (ha lavorato con W. Osiris e W. Chiari ed è stata controfigura di Anita Ekberg), figlia del capo della Polizia di Stato di Copenhagen. Da questa unione è nata una figlia, Caterina, che lo ha reso due volte nonno.
Le prime importanti mostre sono dell’inizio degli anni Settanta: da allora Andreoli ha esposto, in collettive e personali, praticamente in tutto il mondo.
L’arte di Enrico Andreoli si rifà all’Espressionismo e lo carica di una vena astratta e surreale, con il colore che la fa da padrone assoluto e inonda ogni centimetro quadrato: per gustare l’opera occorre guardarla da una certa distanza, così che se ne potranno gustare i particolari, a volte sorprendenti e sempre carichi di ironia e di libera creatività.»