“Non ho firmato la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti perché ne sono venuto a conoscenza tramite i giornali e francamente non devo rincorrere le iniziative di altri”.
Lo ha dichiarato oggi le’sponente di Azione in consiglio regionale ed ex Pd Pippo Rossetti.
“Al di là del metodo – ha spiegato Rossetti – la mozione mi appassiona molto poco perché non aggiunge nulla alla situazione e al dibattito in corso. Il problema non è solo Toti ma lo svuotamento delle funzioni degli organi istituzionali, che ha portato al di fuori da essi le decisioni strategiche per il futuro del territorio.
Era una condizione di cui la giunta, i consiglieri e i partiti del centrodestra erano ben consapevoli e consenzienti. A loro andava tutto bene perché Toti produceva il consenso per vincere le elezioni.
La responsabilità dell’ingovernabilità della Regione e del Porto, dopo le dichiarazioni degli onorevoli Rixi e Salvini sull’impossibilità di nominare il presidente, e lo svilimento dell’istituzione è responsabilità di tutto il centrodestra ligure, a cui i cittadini hanno dato una fiducia che è stata evidentemente tradita.
Avrei evitato la mozione perché compatterà la maggioranza, ma per coerenza la voterò se arriverà in aula.
Il problema da porre è la responsabilità collettiva di tutto il centrodestra. E’ a causa loro se ci troviamo in questa situazione di ingovernabilità e zero credibilità istituzionale.
L’Autorità Portuale non ha il presidente e il segretario perché hanno accomunato tutto in un unico commissario.
In queste condizioni chiedo alle forze di Governo quando intendono licenziare il Piano regolatore portuale, che avrebbe dovuto essere approvato prima del progetto della nuova diga foranea di Genova.
Monitorerò perché almeno le opere previste vadano avanti, non ci possiamo permettere di perdere ulteriori mesi”.