Tutti i gruppi di minoranza in consiglio regionale stamane hanno abbandonato l’aula dopo che è stata respinta la loro proposta di convocare subito un ufficio di presidenza per calendarizzare la votazione immediata di una mozione di sfiducia contro il governatore ligure Giovanni Toti, agli arresti domiciliari per corruzione elettorale da martedì 7 maggio.
Il documento è stato presentato in apertura della seduta dal capogruppo M5S Fabio Tosi e sostenuta dal capogruppo del Pd Luca Garibaldi. Successivamente, la mozione di sfiducia è stata depositata.
Tuttavia, a norma di regolamento, come ha spiegato il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Gianmarco Medusei, la mozione di sfiducia potrà essere discussa “entro dieci giorni” ossia, venetualmente, il prossimo consiglio regionale.
Sono stati quindi 17 i voti contrari alla proposta, l’intero centrodestra, e 11 i favorevoli, centrosinistra e M5S.
Approvata con 17 voti favorevoli, l’intero centrodestra, e 9 contrari, centrosinistra e M5S, la proposta di convocare un ufficio di presidenza sullo stesso tema oggi pomeriggio alle 17.
Momenti di tensione in aula e sugli spalti durante la discussione che si è conclusa con un acceso faccia a faccia fuori dall’emiciclo tra il capogruppo della Lista Sansa Ferruccio Sansa che aveva “provocato” il consigliere della Lega Brunello Brunetto.
Il capogruppo Pd Luca Garibaldi ha poi definito “erede del fascismo” la consigliera di FdI Veronica Russo scatenando una reazione tra i banchi della maggioranza.
Il capogruppo della Lega Stefano Mai ha definito “truppe cammellate” i manifestanti a favore della mozione di sfiducia presenti sugli spalti (diversi con le T-shirt con il logo di Linea Condivisa) scatenando una reazione che ha portato il presidente Medusei a minacciare l’intervento delle guardie giurate e delle Forze dell’ordine.
“L’ufficio di presidenza andava fatto immediatamente per calendarizzare quanto prima la mozione” ha commentato il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.
“C’è un problema democratico in quest’aula e la legislatura è finita, ce ne andiamo” ha aggiunto il capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi.
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