Si sono visti recapitare l’ennesima multa presa sempre sulla stessa strada, mentre stavano portando un animale ferito dal veterinario.
L’Enpa di Savona ha ricevuto la terza contravvenzione dall’inizio dell’anno mentre effettuava un soccorso.
La presidente nazionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali, l’Onorevole Carla Rocchi ha scritto al presidente della Provincia di Savona esprimendo “disappunto e rammarico” per questa situazione ed invitandolo a “prevedere il rimborso di tutte le multe pagate dai nostri volontari mentre erano in servizio” e “di inserire la targa dei mezzi dell’Enpa deputati al soccorso degli animali in un registro informatizzato in grado di intervenire sui dati degli autovelox, in modo da evitare d’ora in avanti l’erogazione della sanzione”.
Sono diverse le sanzioni comminate dagli autovelox presenti nella provincia ligure, in prevalenza sul tratto di strada denominato Cadibona (SP29), ai mezzi di soccorso dei volontari Enpa.
“Quando la differenza tra la vita o la morte di un essere vivente dipende dai minuti – spiega Rocchi dell’Enpa – ossia dal tempo per raggiungere il più vicino centro veterinario specializzato, i nostri volontari non ragionano come un meccanico rilevatore di velocità. Lo stato di necessità impone loro di avere quale priorità quella di evitare la morte delle creature per cui è stato richiesto il loro intervento.
Appare dunque ancor più paradossale che diverse sanzioni siano state rilevate in periodo di emergenza-covid, quando era appunto lo stato di necessità la principale ragione per la quale ci si poteva spostare”.