Business migranti in via delle Ripe al posto dell’asilo per i bimbi di Multedo, come prevede il testamento modale della Contessa Adele Govone, che lasciò a tali condizioni la proprietà della struttura alle suore di N.S. della Neve. Già saliti da 12 a 20. Residenti beffati.
Lo scorso ottobre il sindaco Marco Bucci durante un’assemblea pubblica aveva “promesso”, anche se non garantito, che sarebbero stati solo 12.
Così aveva “promesso” anche la Curia, attraverso monsignor Giacomo Martino (Migrantes) che aveva sbandierato il numero esiguo degli ospiti: tutti maschi e giovani africani.
Oggi in aula, davanti al giudice, monsignor Martino ha però ammesso che il numero degli ospiti è già salito da 12 a 20. Senza tuttavia fornire altre spiegazioni sull’immediato futuro della struttura.
Nelle scorse settimane gli abitanti avevano paventato che il numero dei ragazzi africani salisse fino a 50 e, addirittura, a 100 se non oltre: “Siamo stati abbandonati e lasciati soli dalle istituzioni che per anni, come è accaduto per l’asilo Govone dato ai migranti anziché ai nostri bimbi, hanno fatto calare dall’alto le decisioni per il nostro territorio. Multedo ha già subìto abbastanza. Qui non può accadere ciò che è successo alla Fiera del Mare alla Foce. Troppo degrado e servitù. Ora basta”.
Nel frattempo, i residenti di Multedo, che del tutto pacificamente si erano mobilitati anche con manifestazioni di piazza e fiaccolate, avevano mandato avanti il ricorso ex art. 700 (ossia d’urgenza) presso il Tribunale di Genova, grazie allo studio approfondito del loro legale Alberto Campanella (che è anche capogruppo comunale FdI).
E così nei giorni scorsi c’era stata la prima udienza, che era stata rinviata ad oggi.
“La discussione di oggi è stata lunga – ha spiegato Campanella – perché è durata oltre due ore. Come controparte i residenti di Multedo hanno sia le suore di N.S. della Neve, proprietarie dell’immobile, sia monsignor Giacomo Martino che gestisce la struttura per i migranti.
Monsignor Martino ha ammesso che il numero degli ospiti, richiedenti asilo, è salito da 12 a 20.
Inoltre, è stato chiarito che il testamento modale esiste e prevede la condizione voluta dalla Contessa Govone. Ossia che l’immobile sia destinato ad asilo per i bimbi di Multedo. Suore e Curia, invece, hanno sostanzialmente sostenuto che i tempi sono cambiati e che i bimbi possono andare all’asilo in altri quartieri. Come quello di Pegli.
La sentenza è attesa per domani. Staremo a vedere.
Tuttavia, occorre precisare che si tratta di un giudizio sull’urgenza del procedimento e non sul merito. Ciò significa che potremo andare avanti per vie giudiziarie anche se il giudice respingerà le nostre richieste di intervenire subito in una situazione che a nostro parere è inaccettabile.
Anche perché la Curia ha già fatto numerosi lavori di ristrutturazione, come per i bagni e le camerate, aumentando il numero dei migranti e quindi con il forte rischio che se si aspettano ancora mesi o anni, non si potrà più tornare indietro. Appare urgente bloccare tutto prima che sia troppo tardi”.