“Musei legati da un filo di rame”, il Museo di Sestri Levante inaugura un nuovo spazio espositivo per tutti i suoi visitatori
Il 25 e il 26 settembre si sono tenute le Giornate Europee del Patrimonio, indette dal Ministero della Cultura, che aderisce a questa manifestazione promossa dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di affermare il ruolo centrale del patrimonio culturale del nostro territorio, tema di quest’anno “Patrimonio culturale. Tutti inclusi”.
A causa di condizioni metereologiche sfavorevoli, il weekend dedicato alla cultura che si sarebbe dovuto tenere a Sestri Levante è stato rimandato con un nuovo appuntamento previsto per sabato 23 ottobre.
Il Comune di Sestri Levante con Mediaterraneo Servizi, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e la Provincia di La Spezia, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Genova, propongono numerose iniziative per celebrare il patrimonio culturale, storico e archeologico della Città di Sestri Levante con l’obiettivo di renderlo fruibile a tutti inaugurando per l’occasione un nuovo spazio espositivo.
«L’adesione alle Giornate Europee del Patrimonio rappresenta per la nostra città una preziosa occasione di valorizzazione di uno dei suoi principali presidi culturali, il Museo Archeologico.
Dichiara la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio – Il MuSel da sempre rappresenta un importante strumento di tutela e conservazione del patrimonio storico di Sestri Levante ed è con grande soddisfazione che assistiamo al suo costante sviluppo e alla implementazione delle sue sezioni, che in questo caso ci offrono la possibilità di diffondere una maggiore consapevolezza della ricchezza del nostro territorio».
Sabato e domenica si terrà un’apertura promozionale dei due musei facenti parte del Sistema Museale di Sestri Levante e Castiglione Chiavarese: MuSel (Sestri Levante, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, senza necessità di prenotazione) e MuCast (Castiglione Chiavarese, necessaria la prenotazione anticipata al numero 0185.469139) al costo di 3 Euro con esibizione del greenpass nelle rispettive biglietterie.
Sabato 23 ottobre sarà interamente dedicato alla storia del nostro territorio. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, assieme al Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel, il MuCast e con l’Università di Genova, organizza Musei legati da un filo di rame.
Un’occasione unica che vedrà la collaborazione di Soprintendenza, Comune e Università per approfondire la presenza del rame nel nostro
territorio fin dalle epoche più antiche! Questo minerale infatti veniva estratto già 5500 anni fa, non soltanto a Libiola, ma anche a Monte Loreto (Masso, Castiglione Chiavarese), proprio per questo l’iniziativa vedrà il coinvolgimento di tutto il Sistema Museale di Sestri Levante, dal MuSel al MuCast, il Polo Archeominerario di Castiglione Chiavarese.
«L’iniziativa che abbiamo pensato assieme a Nadia Campana – dichiara Marzia Dentone, Conservatrice del MuSel – si caratterizza non solo per l’inaugurazione di una nuova esposizione al MuSel, testimonianza che il museo è vivo e si può costantemente rinnovare, ma anche per la riconferma della collaborazione tra i due Poli di un unico Sistema Museale, il MuSel e il MuCast, lungo il filo dell’archeologia, del lavoro dell’uomo e della cultura materiale, un insieme di tanti fattori che rendono questo territorio davvero unico».
Il programma di sabato è molto ricco, con tre appuntamenti gratuiti che permetteranno una maggiore conoscenza del patrimonio minerario: alle ore 10.30 sarà possibile visitare il MuCast, i partecipanti saranno accompagnati al museo e al sito archeologico da Nadia Campana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e la Provincia di La Spezia, Paola Chella della Direzione Regionale Musei e da Emery Vajda della Cooperativa GeoLogica che attualmente si occupa del MuCast introdotti da Giovanni Collorado per il comune di Castiglione Chiavarese,; alle ore 15:00 presso il MuSel, al quarto piano, sarà inaugurato un nuovo attesissimo spazio dedicato all’attività mineraria preistorica di Libiola, con la partecipazione della Sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio, Marzia Dentone Conservatrice del MuSel, Nadia Campana e Paolo Piccardo DCCI-Università di Genova. Nell’inedita vetrina, nuovi oggetti rinvenuti nel corso di ricognizioni archeologiche effettuate dalla Soprintendenza e degni di nota per tutta la ricerca archeologica, arricchiranno il museo.
La giornata si concluderà alle ore 16:30, in Sala Bo a Palazzo Fascie Rossi, dove si terrà l’approfondimento Il rame: una risorsa nella storia con interventi a cura di Fabrizio Benente (già Direttore Scientifico del MuSel e attualmente Prorettore alla Terza Missione dell’Università di Genova), Pietro Marescotti, dell’Università di Genova, Roberto Maggi, già direttore regionale della Soprintendenza e responsabile del Laboratorio di archeologia e storia ambientale, Cristina Pastor nonché ovviamente Nadia Campana della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona.
Dichiara Marcello Massucco, amministratore unico di Mediaterraneo Servizi: «Mediaterraneo fin da subito si è impegnata nel rilanciare il MuSel come un valore aggiunto per la nostra città, insieme all’amministrazione
abbiamo creduto fortemente nelle potenzialità di sviluppare e consolidare un sistema museale sempre più forte, strutturato e sinergico, i risultati sono stati concreti.
L’aumento degli ingressi che nell’ultimo biennio 2019-2020 nonostante la pandemia e la chiusura obbligata sono stati 4.187 e altrettanto alto prevediamo essere il numero per il 2021; le collaborazioni con la Soprintendenza Archeologica, l’Università di Genova e la Regione che hanno incrementato le ricerche scientifiche e le attività svolte presso il MuSel ma anche il movimento che è riuscito a creare il MuCast facendosi conoscere al di fuori del territorio.
Tutti segnali di un progetto che di anno in anno cresce e migliora. -conclude- La nuova vetrina e l’aumento dei reperti presenti al MuSel sono un ulteriore passo che facciamo con molta soddisfazione».
Per partecipare alle tre iniziative previste per sabato 23 ottobre ed in particolare al pomeriggio di approfondimento in Sala Bo a Palazzo Fascie Rossi, occorre iscriversi contattando il MuSel al n. 0185 478 530 o via email iat@mediaterraneo.it e all’accoglienza presentare il Green Pass.
Il Soprintendente, arch. Manuela Salvitti, dichiara “Il contributo di conoscenze scaturito dalle indagini archeologiche effettuate dalla Soprintendenza in collaborazione con l’Università di Genova, di Nottingham e il Centro Studi Sotterranei di Genova è rilevantissimo e fa piacere in queste giornate dedicate alla promozione del Patrimonio poterne trattare, sollecitati dal rinvenimento di materiali preistorici nella miniera di Libiola, un sito particolarmente complesso giacché oggetto di un’intensa coltivazione dagli albori dell’età del Rame fino all’età moderna, quindi una testimonianza di storia e di archeologia industriale eccezionale.
Le ricerche continuano nella miniera di Libiola sulla scorta di quelle impostate diversi anni orsono e permettono un aggiornamento delle conoscenze, quello stesso aggiornamento e approfondimento che siamo istituzionalmente tenuti a sviluppare garantendo la tutela dei beni che si conservano nel sottosuolo, a volte inaspettati, a volte più prevedibili come quelli che stiamo indagando, con l’Università e il Musel in questo giorni presso San Nicolò e che forniranno nuovi elementi per la ricostruzione della storia di Sestri Levante.
Informazioni da porre nelle mani degli studiosi perché al meglio le possano contestualizzate e perché infine le possano restituire alla fruizione di tutti attraverso istituzioni come il Museo di Sestri, uno scrigno di storia da scoprire insieme al Museo di Castiglione Chiavarese e a quello di Chiavari qualora si voglia approcciare la conoscenza del popolamento del Tigullio”.