Il Festival internazionale del Balletto e della Musica di Nervi, domani ospita un trio eccezionale e da non perdere
La musica è fatta di armonie, e quando questo trio è nato, una cosa è stata subito chiara ai suoi componenti: a ispirare il loro modo di fare musica insieme sarebbe stato il concetto di amicizia, che è una forma di armonia. Tre amici sul palco che, improvvisando, cercano di cogliere all’istante le reciproche affinità musicali, dando vita a un evento unico, irripetibile.
Il loro incontro è anche un incontro tra due città di mare: la Genova di Dado e Aldo e la Napoli di Tullio, a cui va aggiunta una terza città, senza mare e dai ritmi completamente diversi, la Milano in cui Tullio si è trasferito. Tre luoghi, tre storie che confluiscono in una musica, il jazz, che fin dalle origini è un genere ibrido, capace di accogliere e fondere esperienze diverse.
Del resto, le biografie dei tre parlano chiaro: Tullio De Piscopo, percussionista eclettico, che spazia dal jazz alla classica, vera leggenda della batteria, indimenticabile collaboratore di Pino Daniele; Dado Moroni, unanimemente riconosciuto come uno dei migliori pianisti jazz viventi, adorato da tutti i grandi jazzisti che hanno suonato con lui; Aldo Zunino, da anni presenza costante nei concerti di Tullio e Dado, contrabbassista che ha collaborato con il gotha del jazz nazionale e internazionale.
Tullio De Piscopo
Cresciuto nella zona di Porta Capuana, il padre Giuseppe, era a sua volta un batterista e percussionista che suonava nell’orchestra del Regio Teatro San Carlo di Napoli. All’età di tredici anni De Piscopo lavorava in night-club della medesima zona, molto frequentati dai soldati americani, mentre in seguito entrò a far parte di gruppi jazz cittadini. Nel 1969, all’età di ventitré anni, si trasferì a Torino, riuscendo ad affermarsi sulla scena musicale ottenendo una scrittura come batterista fisso allo Swing Club, locale jazz torinese dell’epoca. Nel 1970 si trasferì a Milano e da qui in poi la sua carriera sarebbe stata contraddistinta da moltissime collaborazioni di prestigio con artisti d’oltre oceano in tournée in Europa, da prestazioni in orchestre, qualche album solista e qualche album in cui accompagna musicisti di alto livello. Fu anche turnista per gruppi dance e per importanti maestri, fra cui Tony Mimms, Augusto Martelli, Victor Bach, Bill Conti, Franco Cassano, Pino Calvi, Quincy Jones, Astor Piazzolla, Aldemaro Romero, Armando Trovajoli, Pino Presti, con il quale formò per gran parte degli anni settanta una della sezioni ritmiche più innovative e richieste anche a livello internazionale. Nei primi anni settanta entrò nel Franco Cerri Quartet, il gruppo formato dal chitarrista Franco Cerri, in cui suona insieme al chitarrista Angelo Arienti e al contrabbassista Giorgio Azzolini. Nel 1973 partecipò anche alla nuova formazione, il Franco Cerri Quintet, con Nando De Luca al pianoforte, Pino Presti al basso elettrico, Giorgio Baiocco al sax e flauto. Nel 1974 e nel 1975 fece parte dei New Trolls Atomic System.
Impossibile riassumere in poche righe una carriera così lunga, ricca e straordinaria come quella di Tullio De Piscopo. Bastano i nomi dei musicisti con cui ha collaborato per farsi un’idea della statura di questo incontenibile percussionista: Max Roach M’Boom Re Percussion, Quincy Jones, Chet Baker, Pantaleon Perez Prado, Dizzy Gillespie, Gerry Mulligan, Bob Berg, Don Cherry, Gil Evans, Sal Nistico, Wayne Shorter, Slide Hampton, Billy Cobham, Kay Winding, Gato Barbieri, Vinícius de Moraes, Toquinho, John Lewis, Buddy DeFranco, Massimo Urbani, Astor Piazzolla, Eumir Deodato, Don Costa, Severino Gazzelloni, Franco Cassano, Alphonso Johnson, Bob Brookmeyer, Naná Vasconcelos, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Richie Havens, Mike Melillo, Dave Samuels, Dado Moroni, Franco Cerri, Enrico Intra, Guido Manusardi, Mario Rusca, Sante Palumbo, Stefano Cerri, Gianni Basso, Angel Pocho Gatti, Renato Sellani, Massimo Moriconi, Giorgio Azzolini, Luciano Milanese, Giancarlo Barigozzi, Aldemaro Romero, Giovanni Fenati, Roberto Fabbriciani, Mina, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Manu Chao, Shirley Bunnie Foy, George Aghedo, Franco Battiato, Fabrizio De André, Enzo Jannacci, e tanti altri. Tullio De Piscopo è anche autore di colonne sonore, tra cui ricordiamo quella per Mi manda Picone di Nanni Loy, Razza Selvaggia e Naso di cane di Pasquale Squitieri, e 32 dicembre di Luciano De Crescenzo.
Dado Moroni
Genovese, inizia a suonare il pianoforte all’età di 4 anni da autodidatta. Negli anni successivi suona come professionista in diverse parti d’Italia e, all’età di 17 anni, registra il suo primo album e inizia una collaborazione con Tullio de Piscopo e Franco Ambrosetti che dura tuttora. Negli anni ’80 Moroni si esibisce in Europa suonando in diversi festival e club, portando avanti una lunga collaborazione con il trio del bassista di Duke Ellington, Jimmy Woode, al Widden Bar di Zurigo. Visto il suo grande talento musicale, all’età di 25 anni viene invitato come unico musicista europeo a far parte della giuria del premio internazionale pianistico Thelonious Monk tenutosi a Washington nel 1987. Tra i membri della giuria vi sono i pianisti Hank Jones, Barry Harris e Roland Hanna. Nel 1988 inizia una lunga tournée che lo porta a suonare per conto del Dipartimento di Stato Americano con il sestetto di Alvin Queen in sette paesi dell’Africa. Successivamente collabora con Clark Terry e George Roberts alla tournée mondiale organizzata dal governo svizzero per la celebrazione del settimo centenario della Confederazione Elvetica. Moroni si trasferisce negli Stati Uniti nel 1991 ed entra a far parte della scena jazz di New York, assumendo ruoli sia di leader che di musicista di diverse band. Durante gli anni di permanenza nella Grande mela suona nei club più prestigiosi tra quali il Blue Note, il Birdland e il Village Vanguard, oltre a suonare in alcuni album.
Nel 1995, insieme al pianista Antonio Ballista e con il Patrocinio di “Ferrara Musica”, avvia il progetto “Two Pianos Cine Soul” ottenendo un grande successo in numerosi teatri nazionali ed internazionali. Lo stesso anno partecipa ad un’incisione dell’etichetta discografica America Concorde e ad un’importante tournée in Giappone. Lo stesso anno Dado Moroni vince il prestigioso premio Umbria Jazz Award. In occasione dei suoi 35 anni di carriera suona con molti musicisti leggendari come Freddie Hubbard, Clark Terry, Zoot Sims, Harry “Sweets” Edison, Ray Brown, Ron Carter, Oscar Peterson, Ahmad Jamal, Hank Jones e Niels-Henning Ørsted Pedersen. Nel 2007 vince il premio “Best Jazz Act” agli Italian Jazz Awards. Attualmente vive in Italia e continua ad esibirsi a livello internazionale. Nel 2010 pubblica il cd Shapes insieme al bassista Peter Washington e il batterista Enzo Zirilli. Nel maggio 2012 si esibisce, nell’ambito della manifestazione jazzistica “New Conversation” di Vicenza, in un trio di pianoforti con i due pianisti americani Kenny Barron e Mulgrew Miller. Dal 26 maggio 2013 parte dal Blue Note di Milano il tour “Dado Moroni incontra Mietta – Quando il Jazz fa Pop”, che segna l’incontro artistico tra il pianista jazz e la cantante pop. Il repertorio selezionato attinge dalla world music, dal pop colto e dal jazz. Nel 2015 vince, assieme a Mietta, il FIM Award come “Miglior progetto jazz” dell’anno. Gli altri progetti a proprio nome con cui, attualmente, si esibisce sono i seguenti: “Ornella Vanoni & Jazz All Stars”, “Karima & Dado Moroni Jazz Trio”, “Two for Stevie” con Max Ionata, “Dado Moroni Quartet” featuring Alvin Queen, “Tradition in Transition” featuring Jesse Davis, “Two Friends Two Piano” in duo Con Andrea Pozza, “Tributo a Nat King Cole” con Adrianne West, Rosario Bonaccorso, Alessio Menconi, “An Oscar for Peterson” con Giuseppe Mirabella e Aldo Zunino. È docente di Pianoforte jazz presso il Conservatorio di Como. Ad oggi ha suonato in oltre 50 album per importanti etichette discografiche quali Sony Concorde, Contemporary Telarc Mons, TCB Record e Enja.
Aldo Zunino
Nasce a Genova nel 1963. All’età di diciassette anni, dopo lo studio del pianoforte e della chitarra, inizia a suonare il contrabbasso. Già a diciotto anni intraprende la sua carriera professionale suonando in tutto il Nord Italia con i musicisti più rappresentativi del territorio. Vince nel 1992 il premio “AICS JAZZ” ed inizia la sua attività didattica nella scuola di Jazz del “Louisiana Jazz Club” e nella “Scuola Jazz di Quarto”. La sua attività concertistica si è ormai estesa in vari paesi: Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Croazia, Spagna. I Festival Internazionali e Nazionali a cui ha partecipato sono numerosi: Umbria Jazz, Leverkusen, Ivrea, Le Mans, Ascona, Fano, Lugano, Sant’Anna Arresi, Villa Celimontana (Roma), Monteroduni e naturalmente i Festival del Golfo Paradiso e di Genova Jazz. Ha inoltre suonato in “storici” Jazz Club come il Ronnie Scott’s a Londra, il New Morning ed il Sunset a Parigi. Lunghissimo è l’elenco delle sue collaborazioni. Tra gli italiani si ricordano: G. Basso, F. D’Andrea, E. Rava, P. Tonolo, R. Zegna, M. Gianmmarco, L. Bonafede, F. Cerri, G. Cuppini, G. Cazzola, T. De Piscopo, Fresu. Tra gli stranieri: Benny Golson, Art Farmer, Jimmy Cobb, Tommy Flanagan, Joe Chambers, Gary Bartz, Harry Sweets Edison, Clark Terry, Ben Riley, Kanny Burrell, Lester Bowie, Junior Mance, Albert Heath, Cedar Walton, Tony Scott, Nat Adderley, Clifford Jordan, Horace Parlan, Shirley Scott, Kenny Davern, Alfred Kramer, Paul Jeffrey, Ralph Sutton, Bob Wilber, Jerry Bergonzi, Alvin Queen, Bryan Lynch, Carl Fontana, Conte Candoli, Joe Newman e Lew Tabakin. È da enfatizzare la sua partecipazione stabile (dal 1995) nel trio/quartetto di Steve Grossman, nel trio di Bobby Durham ed in formazioni insieme ai pianisti Riccardo Zegna , Massimo e Antonio Faraò e nella “Bansigu Big Band”.