Per indurre i leader mondiali alla tutela dei deboli
E’ un grande progetto che sta diventando concreto, destinato ad un epocale aiuto verso le persone con minori diritti e meno difese il Consiglio Supremo per la Protezione delle Donne e dei Bambini, e che, spiega l’ambasciatore at Large Alfredo Maiolese, segretario generale dell’International Parliament for Safety and Peace – World Organization of States e Presidente della European Muslims League, principale promotore dell’iniziativa “è destinato a riunire leader mondiali nella tutela delle fasce più vulnerabili della società.

“Questo nuovo Consiglio nasce con l’obiettivo di creare un’alleanza globale tra leader di spicco nel campo della diplomazia, dei diritti umani e delle istituzioni religiose”, afferma l’ambasciatore Maiolese, sottolineando la volontà di “affrontare in modo concreto le sfide che colpiscono donne e bambini, specialmente nelle zone di conflitto, e influenzare le politiche internazionali affinché la protezione di queste categorie diventi una priorità per governi e organizzazioni”.
“Stiamo lavorando per costruire un Consiglio di alto livello – insiste l’alto esponente del mondo musulmano – con figure che abbiano un impatto reale sulla scena internazionale. Tra queste la Regina Rania di Giordania, Ahmed Al-Tayeb, grande Imam di Al-Azhar. Due leader che hanno sempre dimostrato una forte sensibilità verso la protezione dei più vulnerabili. C’è Michelle Bachelet, ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, José Ramos-Horta, Presidente di Timor Est e Premio Nobel per la Pace, Federica Mogherini, ex Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri, il medico Denis Mukwege, impegnato nella cura delle vittime di violenza nei conflitti, Graça Machel, attivista per i diritti di donne e bambini, ex First Lady del Mozambico e del Sudafrica. E anche Bill Gates, fondatore della Bill & Melinda Gates Foundation, imprenditore e filantropo.
C’è l’Angelina Jolie, Ambasciatrice di Buona Volontà dell’Unhcr, l’attore Leonardo Di Caprio, attivista ambientale e l’attrice Emma Watson, attivista per i diritti delle donne attraverso la campagna HeForShe. Quindi la principessa del Marocco Lalla Salma, che si distingue per la lotta contro il cancro e per i diritti delle donne, la regina Jetsun Pema del Bhutan, sostenitrice dei diritti dei bambini, dell’istruzione e della sostenibilità ambientale ed il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, leader della Chiesa Ortodossa”.
“La presenza di queste personalità – insiste Maiolese – permetterà di unire diplomazia, attivismo e sensibilizzazione, creando un impatto reale nelle politiche internazionali”.
In tutto ciò svolge un ruolo fondamentale l’IPSP-WOS, acronimo di International Parliament for Safety and Peace – World Organization of States: “si tratta di un’organizzazione intergovernativa che da anni lavora per la sicurezza, la pace e i diritti umani nel mondo”, spiega Maiolese che ne è segretario generale, e in tale carica suo obiettivo è garantire “che questo Consiglio diventi un riferimento globale nella difesa dei diritti di donne e bambini: “attraverso collaborazioni con istituzioni, governi e Ong, vogliamo trasformare questo progetto in un modello di intervento efficace”.
Attualmente è in definizione la struttura operativa del Consiglio. “Stiamo pure rafforzando le alleanze con i leader internazionali. Nei prossimi mesi, prevediamo di organizzare incontri e summit per consolidare la nostra missione. L’obiettivo è rendere il Consiglio un punto di riferimento globale, capace di influenzare politiche e azioni concrete in favore delle fasce più vulnerabili.
La protezione di donne e bambini deve essere una priorità per l’umanità intera. Invito tutti coloro che credono in questo impegno a sostenere il nostro progetto e a diffondere il messaggio. Solo unendo le forze possiamo costruire un futuro più sicuro e giusto per le generazioni future”. Dino Frambati