Anche quest’anno, il Natale è stato un momento di solidarietà e condivisione grazie alla Comunità di Sant’Egidio. Più di 10 mila persone, tra cui senzatetto, anziani, famiglie in difficoltà e rifugiati, hanno partecipato ai pranzi organizzati in 22 location distribuite in tutta Genova e nei giorni precedenti alla festività.
I luoghi della solidarietà
I pranzi si sono svolti in luoghi simbolici come la basilica della SS. Annunziata del Vastato, Palazzo Ducale e i Magazzini del Cotone. Villa Bombrini, gentilmente concessa dalla società Per Cornigliano, ha ospitato uno dei pranzi, mentre un altro si è tenuto nella scuola I.C. Aldo Moro al Cep, animata dalla Comunità con il sostegno dell’impresa sociale “Con i Bambini”.
Quest’anno, per la prima volta, il salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, ha accolto uno dei pranzi, sottolineando l’importanza di dare centralità ai più fragili nella vita cittadina.
Un impegno che abbraccia tutta la Liguria
La solidarietà della Comunità di Sant’Egidio ha raggiunto anche i 1500 detenuti degli istituti penitenziari liguri, tra cui quelli di La Spezia, Chiavari, Pontedecimo, Marassi, Imperia e Sanremo.
Un esercito di volontari per un Natale speciale
La riuscita dell’iniziativa è stata resa possibile grazie all’impegno di oltre mille volontari, che hanno affiancato i membri della Comunità. Molti di loro si sono seduti a tavola con gli invitati, mentre altri si sono occupati dell’allestimento, della preparazione dei regali e del servizio ai tavoli, seguendo un menù speciale per celebrare la giornata.
Un segno di speranza
Come ha sottolineato il responsabile della Comunità di Sant’Egidio, Chiappori, questi pranzi rappresentano “un segno di speranza per cambiare la città e il mondo”. Un messaggio che si rinnova ogni anno, mettendo al centro i valori della solidarietà e dell’inclusione.
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