“Il funerale politico di dieci anni di governo della Liguria è stato celebrato, tutto il centrodestra che aveva sostenuto a spada tratta e con molta convinzione le posizioni sul rigassificatore hanno fatto un’inversione a U. Quanto accaduto dal punto di vista politico è molto significativo perché molti degli assessori oggi in carica lo erano anche nello scorso mandato e ciò vale anche per molti consiglieri di maggioranza.
Chi lasciò la sede della Provincia di Savona al termine della presentazione del progetto inseguito dalle urla dei manifestanti oggi è diventato il paladino del ‘no al rigassificatore’.
Dopo che Toti aveva definito terrapiattisti chi da un ruolo istituzionale si era dichiarato contrario al progetto, accostandoli addirittura ai no vax, oggi quello stesso centrodestra ha radicalmente cambiato posizione sbugiardando e sconfessando le proprie posizioni.
Abbiamo voluto dare un segnale forte di contrarietà al progetto di un nuovo rigassificatore e abbiamo portato anche Bucci sulle nostre posizioni. Pensare che non molto tempo fa il presidente Bucci diceva che ‘un rigassificatore con tecnologie galleggianti può andare sulla nuova diga del porto di Genova. Noi ci stiamo pensando…’. Ora ha cambiato idea, e sentire delle lezioni da chi non cambia idea in base al vento, è insopportabile.
Come Partito Democratico abbiamo sempre saputo senza esitazione qual era la parte da cui stare: il futuro di un territorio insieme a tantissimi cittadini, associazioni, amministratori che si erano schierati contro il trasferimento di un rigassificatore che avrebbe compromesso l’ambiente e l’economia.
Ora bisogna lavorare affinché in Liguria si pensi a un superamento degli impianti di rigassificazione sul nostro territorio. È impossibile che l’impianto di Panigaglia non abbia una scadenza della sua permanenza sul sito”. A dirlo il segretario del PD Liguria Davide Natale dopo il no del consiglio al trasferimento del rigassificatore a Savona-Vado.
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