Il Nucleo PSC, Port State Control, della Capitaneria di porto di Savona, a seguito di una lunga e complessa attività di ispezione a bordo di una nave portarinfuse battente bandiera straniera, ha emanato il provvedimento di “detenzione” che durerà fino al ripristino delle piene condizioni di sicurezza dell’unità.
L’ispezione, eseguita nell’ambito dell’accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione, noto come Paris MoU (Memorandum of Understanding di Parigi del 1988), ha fatto emergere gravi e numerose violazioni normative, in particolare per quanto attiene l’efficienza e la prontezza delle dotazioni antincendio, la preparazione dell’equipaggio e l’aggiornamento della cartografia nautica di bordo, motivi per i quali, per poter lasciare il porto Savonese, la nave dovrà risolvere tutte le irregolarità riscontrate.
La “detenzione” della nave è una misura eccezionale, ma talvolta necessaria, per assicurare la salvaguardia della vita umana in mare nonché la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino.
Tale provvedimento, oltre a procurare delle evidenti perdite economiche, determina delle conseguenze negative per l’Armatore e per la Società di gestione della nave.
L’ispezione effettuata sulla nave cargo si aggiunge alle numerose ispezioni compiute nel corso dell’anno 2023 dal Nucleo PSC della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Savona per garantire il rispetto della normativa italiana e internazionale in materia di sicurezza della navigazione e che hanno comportato la necessità, nell’intero anno, di procedere al fermo amministrativo di ben quattro navi mercantili.