«Devo ringraziare la società, il mister, lo staff e i miei compagni se sono riuscito ad eguagliare il record di Batistuta e se oggi sono qui, in Nazionale, è grazie a quello che ho fatto in campionato». Fabio Quagliarella recapita un grande grazie alla sua Sampdoria da Coverciano, dove è tornato a vestire la maglia azzurra, a quattro anni dall’ultima chiamata.
Sogni. «Se ho un segreto? No, non c’è nessun segreto per questa seconda giovinezza – risponde Quaglia -. C’è solo il lavorare sempre, con professionalità e serietà».
E il lavoro paga. «Poter essere qui è davvero una soddisfazione -continua -. Ringrazio mister Mancini per questa opportunità che mi ha dato. Arrivare adesso in Nazionale, a 36 anni, è motivo è un orgoglio. Sogni? Ci sono sempre, ma non mi piace dirli. Alla mia età si naviga a vista. Se devo dare un consiglio dico di allenarsi e riposarsi bene. Cosa intendo per allenarsi bene? Spingere, non trattenersi, perché la domenica bisogna andare ad un’altra velocità».