Partite da poco le riprese di NEA[R], progetto del filmmaker chiavarese Gioele Fazzeri, girato in provincia di Genova,è una storia dai temi attuali come il razzismo, le malattie infettive e la perdita del contatto umano
La storia è ambientata in un’Italia distopica del 2039, nella quale si è reinstaurato un regime nazi-fascista che ha il compito di debellare una malattia infettiva che sembra colpire sono le persone di colore. In questo scenario di tensione si muove Ambra, una giovane ricercatrice (interpretata da Sara Mennella), che deve compiere un importante viaggio verso un Centro di Ricerca. Nel tragitto si imbatterà in una ragazzina africana fuggitiva (Mekbeb Campanale), che sembra affetta dalla malattia; a ostacolarle, tra gli antagonisti della storia troveremo Fabio Dessi e Marco Piras, nei panni di leader di una milizia che controlla il territorio. Nel cast anche Riccardo Musso, Raffaella Barroncelli, Fabio Di Meola, Andrea Spalatro, Dario Rigliaco e Rosa-Angela Rivituso.
“L’idea di un prodotto tutto mio l’avevo già da tempo, ma la stesura della sceneggiatura è terminata proprio durante il periodo di lockdown. Seguendo le tematiche più attuali come la questione razziale in America, le malattie infettive e il cambiamento climatico mi sono convinto ad abbracciare questi temi, ma non solo: volevo che NEA[R] fosse anche una storia personale delle due protagoniste: nel film entrambe sono costrette a viaggiare legate da una corda che funge metaforicamente da legame, ma hanno bisogno di ricongiungersi con qualcos’altro di più personale: una fisicamente con la propria famiglia, l’altra mentalmente, accettando una perdita che non tornerà mai più.” spiega il regista, che porterà NEA[R] in concorso a molteplici festival italiani ed internazionali. Il progetto viene definito un dramma distopico/fantascientifico, che oltre ai già citati temi sociali, non rinuncia anche ad una cornice ambientalista: vedremo infatti le prime conseguenze di un cambiamento climatico nei vari paesaggi – desolati e morenti – che appariranno su schermo, oltre ad alcuni piccoli dettagli disseminati in alcune scene, “che ci possono far capire come mai le cose siano andate così male in questo futuro”, aggiunge Fazzeri.
Come detto l’intero prodotto è interamente girato in provincia di Genova e presto la produzione, dopo alcuni luoghi suggestivi della Val Graveglia, toccherà l’entroterra genovese, che sarà teatro degli ultimi giorni di ripresa.
“La Liguria offre spesso delle location naturali splendide, ed è un peccato che troppe produzioni, a volte, scelgano altre regioni in cui ambientare i loro prodotti. Per fortuna conosco molto bene molti di questi paesaggi, a volte anche spaventosi per quanto siano lasciate all’abbandono, e non potevo scegliere altro tipo di territorio se non quello ligure”, conclude il regista. Ad affiancarlo, nella troupe oltre al fondamentale apporto di Greta Ghiazza come aiuto regia, troveremo Rossana Cattide al make-up, Cri-Eco con Gianluca Messina alle scenografie e Claudio Orlando al reparto audio che completerà la piccola ma ambiziosa produzione.