Ed adesso anche i seguaci del mondo “piatto”, i terrapiattisti, più noti che numerosi, hanno la loro squadra di calcio.
Si tratta del club spagnolo Mostoles Balompié, che in giugno si è trasformato in Flat Earth FC, compagine che affronterà da neopromossa la serie D spagnola, in un girone che comprende la provincia di Madrid.
C’è da dire che Mostoles è una città mediamente grande, che come abitanti in zona ne ha meno soltanto di Madrid e Valladolid. Ed uno stadio niente male, che ospita quasi 15.000 spettatori.
Nel Mostoles in passato ha giocato l’ex milanista – dove non lasciò traccia – Harvey Esajas. L’idea di cambiare nome e di abbracciare la causa dei terrapiattisti mondiali è stata del presidente Javi Poves, 32 anni. “Sarà una squadra di calcio professionistica che nasce per riunire la voce di milioni di ‘terrapiattisti’ e di tutte quelle persone che cercano risposte” ha detto Poves alla presentazione alla stampa. Javi Poves, difensore e giovane stella dello Sporting Gijon, lasciò all’improvviso il calcio giocato tra lo stupore generale a soli 24 anni, nel 2011.
Allora definì senza mezzi termini il calcio “marcio e pieno esclusivamente di denaro e corruzione”. “Il complotto ordito dai poteri forti ai danni dell’umanità – ha spiegato Poves durante la conferenza stampa di presentazione della nuova società – mirato a illudere gli abitanti della Terra che questa sia sferica e non piatta, come intuito in tempi antichi, è preso di mira ormai da anni dai membri della Flat Earth Society, associazione che affonda le proprie radici alla fine del XIX secolo. Noi vogliamo contribuire a questa causa, a ristabilire la verità”.
C’è da dire che il presidente fa le cose in grande. Nello staff tecnico c’è addirittura l’ex Direttore Tecnico della Nazionale argentina, Alfredo “Coco” Basile, che si è detto entusiasta del progetto. Poves è ricordato ancora in Spagna per le sue prese di posizione da giocatore: quando militava nello Sporting divenne noto per il rifiuto nei confronti di tutto quello che considerava opera dei poteri forti e pretese dalla società, in contrasto con le banche, di essere pagato in contanti; rifiutò persino una autovettura, dono del Gjion, per non alimentare la catena automobilistica mondiale corrotta.
“Il calcio professionistico è solo denaro e corruzione, è capitalismo, e il capitalismo è morte. A cosa mi serve guadagnare 1000 euro invece di 800, se so che derivano dalla sofferenza di tanta gente? Non voglio far parte di un sistema basato su guadagni milionari resi possibili dalla morte di altra gente in America del Sud, Africa o Asia. La fortuna di questa parte del mondo è la disgrazia del resto.”
Da giocatore rifiutava le cure mediche per contrastare le lobbies farmaceutiche. E poi si mise a fare il giramondo, a 25 anni, in cerca della verità. Birmania, Messico, Cuba, Venezuela… Senegal. Ed in Senegal contrasse la malaria, e per protesta contro le case farmaceutiche non volle né vaccinarsi né curarsi, ma guarì grazie a rimedi naturali.
Oggi Poves è un uomo che viaggia senza cellulare e che utilizza internet una volta la settimana per tenere i contatti con la famiglia. Recentemente, ad un giornale che gli chiedeva del perché del cambio di nome della sua società, ha spiegato di “essere convinto non soltanto che la terra sia piatta, ma che non esistano i satelliti lanciati dall’uomo; posso provarlo. Il modello della Terra sferica è falso. I piloti di aerei dicono che la Terra è piatta. Io assicuro che la Terra non è sferica, ma non posso assicurare al cento per cento che sia piatta. Ci sono molte cose che non si conoscono esattamente: Se venisse data una valida prova che la Terra è sferica, sarei il primo a chiudere il club”.
Intanto, il Flat Earth FC si sta preparando al campionato, con grande impegno. Obiettivo, salvarsi. Sarà dura, anche perché la palla è rotonda, e non certo piatta…
Franco Ricciardi