Atmosfera di palpabile attesa “la sera della prima” con Sogno di una notte di mezza estate a Villa Grimaldi.
Saluta il numeroso pubblico, insieme agli organizzatori, uno splendido tramonto, come nella migliore tradizione nerviese. Colpiscono le dimensioni del nuovo palcoscenico, con una superficie di 330 mq, che consente una migliore visibilità anche ai posti laterali e quattro torri “tecniche” per luci, audio e led-wall più due ai lati della platea.
Lo spettacolo inaugurale è una commedia in forma semiscenica in cui la musica, composta da Felix Mendelsson-Bartholdy, si alterna ed accompagna il testo, scandito dalla bella e articolata voce recitante di Caterina Murino e dalle voci di due soprano, Giorgia Rotolo e Carlotta Vichi: un melologo cioè, una significativa forma d’arte che sta affermandosi nello spettacolo più qualificato, che avvicina il pubblico, specie quello giovane ma anche quello che si ritiene meno esperto, sia alla musica che al testo teatrale. E convince anche il pubblico più esigente.
Sullo sfondo si alternano video suggestivi: una mano frettolosa disegna dolci forme dai colori mantecati, mentre, col proseguire dello spettacolo, compaiono splendidi panorami in linea con Ia raffinatezza e il contenuto dei testi.
Gli spettatori seguono incantati brani delle vicende dei noti personaggi dell’ intrecciato testo shakespeariano, tra cui Lisandro, Oberon, Piramo il folletto Puck (simpatico folletto dispettoso ma alla fine deus ex machina), elfi e fate, immersi nell’atmosfera fiabesca e intrigante, eppur lieve, che il mitico scrittore inglese era maestro nel creare.
Tanto che la splendida, corposa marcia nunziale sembra arrivare all’improvviso e riportare ad una pur nota attualità, e così le danze che ne seguono. La musica che accompagna, partitura posteriore romantica ottocentesca del 1842, pare in realtà nata contemporaneamente a questi testi immortali.
Appaiono quanto mai calzanti le parole di una nota “direttrice” d’orchestra, Damiana Natali:
“La musica classica non va mai fuori moda, porta con sé l’essenza immutabile del profondo umano. Generazioni, culture, emozioni, dinamismo. Nessun’altra musica lo potrà mai fare con la stessa intensità. La musica è pura sintesi di mondi apparentemente diversi. Si scrive in bianco e nero ma porta con sé tutti i colori”.
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Gli spettacoli in villa Grimaldi continuano il prossimo sabato 3 luglio ore 21.15 con il Ballet Igor Moiseev, protagonista di Danze delle nazioni del mondo, un balletto che si abbevera alla fonte del folklore popolare, attingendo alle tradizioni coreutiche delle diverse repubbliche della Federazione Russa, dal Caucaso ai confini della Mongolia, alla Georgia e alla Moldavia, al bacino mediterraneo e alle tradizioni latine e tropicali, in cui s’inserisce la prima esecuzione assoluta al di fuori della Federazione Russa della coreografia Tango del Plata. L’ensemble, reduce da una recente tournée in Russia e in Abkhazia, ritorna a Genova dopo 26 anni dall’ultima memorabile esibizione del 1985 per l’allora Teatro Comunale dell’opera, nella sede del Teatro Margherita.
La performance serale è preceduta, alle 20.15, dalla parata spettacolo Il gran Teatro del Mondo realizzata in collaborazione con la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse a celebrazione del centenario della nascita di Emanuele Luzzati. Il corteo invaderà le strade cittadine con l’universo caleidoscopico dei personaggi creati dal geniale scenografo e artista genovese.
La parata, a partecipazione gratuita, avrà inizio alle 20.15 in passeggiata Anita Garibaldi, all’altezza di Villa Grimaldi Fassio e proseguirà fino alla Stazione di Genova Nervi, per poi snodarsi all’interno dei Parchi di Nervi fino a Villa Grimaldi Fassio.
Da Ubu a Pinocchio, dal Flauto Magico agli Arcani maggiori dei tarocchi: oltre 50 attori, danzatori, saltimbanchi, musicisti e cantanti d’opera sfileranno in un trionfo della creatività luzzatiana che esalterà la bellezza di Nervi, accogliendo il pubblico all’interno del Parco, proseguendo assieme agli spettatori del Ballet Igor Moiseev all’interno della sala open air del Nervi Music Ballet Festival, per concludere la propria performance in platea. Elisa Prato