“Egr. Dott.ssa Fassio. Non crediamo di dover spiegare a lei l’importanza della scuola nei primi anni di vita dei nostri bambini perché ha sicuramente un’esperienza e una professionalità di tutto rispetto. Quello che sta accadendo in questi giorni, però, non è più tollerabile proprio per il rispetto dei bambini che frequentano le nostre scuole e per i genitori che li affidano con fiducia. Questa non deve mai venire meno!”.
Comincia così la “lettera aperta” inviata oggi dal sindacato Diccap all’assessora comunale all’Istruzione Francesca Fassio (Forza Italia).
“Al tavolo d’incontro con l’amministrazione comunale – ha continuato il Diccap – ci stanno illustrando uno scenario a dir poco svilente ma non per questo ci arrendiamo, anzi, ci dà lo sprone per cercare di essere collaborativi nel trovare delle soluzioni.
Quello che è inaccettabile e grave è il fatto che nel frattempo vengano meno gli accordi già sottoscritti e si impongano nuove regole a Lavoratrici/tori che da sempre stanno dando la massima disponibilità e professionalità per tamponare le carenze di questa Amministrazione.
Ultimo evento è quello di stamattina al Nido Infanzia ‘Bruco Pellegrino’ dove ancora una volta è venuto meno il ‘rapporto numerico bimbi/insegnanti’ e quindi sono venuti meno gli impegni di questa amministrazione comunale nei confronti delle famiglie che hanno affidato i propri figli alle nostre strutture.
Il rapporto bimbi/insegnanti non è un vezzo delle insegnanti e neanche un numero di facciata da scrivere sulla Carta dei Servizi. Il rapporto minimo bimbi/insegnanti è quel numero che garantisce un’istruzione e una formazione adeguata nel rispetto dei bambini e della loro sicurezza.
Ci rivolgiamo a Lei nella speranza che alla mancanza cronica di personale si adottino delle soluzioni diverse che, nel quotidiano, non abbiano ricadute sui bambini e sulla fiducia delle famiglie.
L’episodio di questa mattina che ha portato anche a delle comunicazioni, da parte di chi rappresenta l’amministrazione comunale, non solo ‘bizzarre’ ma contro legge, dimostrano ancora una volta l’incapacità gestionale di chi è preposto e pagato per trovare delle soluzioni di buon senso e preventive.
È inaccettabile che ogni giorno i problemi, ormai noti, si aspetti che diventino emergenze per poi giustificare soluzioni insensate e coprire l’inadeguatezza dei superiori. Rimaniamo in attesa di un Suo intervento con fatti concreti e non semplici parole di circostanza da riferire alle famiglie”.