Si tratta di Danimarca, Paesi Bassi e Germania
La russa Gazprom da diverso tempo, come da decreto (Presidente della Federazione Russa n. 172 del 31.03.2022), aveva chiesto il pagamento in rubli per la fornitura di gas mettendo anche a disposizione la sua consociata GazpromBank, ai Paesi Bassi, Danimarca e alla Germania.
Le aziende di tali paesi non hanno, però, effettuato il pagamento in rubli e per questo la fornitura di gas gli è stata sospesa.
A comunicarlo è stata la stessa azienda.
Per quanto riguarda i Paesi Bassi Gazprom, in particolare, precisa come al termine di pagamento previsto dal contratto al 30 maggio con il gestore Gazterra, tale pagamento per le forniture di gas nel mese di aprile, non sia stato effettuato.
Per questo è stato notificato a Gazterra “la sospensione delle forniture di gas dal 31 maggio 2022 fino al pagamento secondo la procedura prevista dal citato decreto.” Gazprom ha, così, interrotto completamente le forniture di gas a GasTerra B.V. (Paesi Bassi) per mancato pagamento in rubli.
Il 31 maggio è stata poi la volta della società danese Oersted Orsted Salg & Service A/S (nel 2021 ha ricevuto 1,97 miliardi di metri cubi di gas, pari a circa i 2/3 del consumo totale di gas in Danimarca) che ha comunicato a Gazprom Export LLC che non intendeva effettuare pagamenti per il gas fornito in rubli e secondo lo schema proposto da Gazprom Export.
“Alla fine della giornata lavorativa del 31 maggio, al termine di pagamento previsto dal contratto – si legge in una nota – Gazprom Export non aveva ricevuto il pagamento da Oersted per le forniture di gas nel mese di aprile e ha, così, sospeso le forniture di gas dal 1 giugno 2022 fino al pagamento secondo la procedura prevista dal citato decreto.
Infine è toccato alla Shell Energy Europe Limited che, nell’ambito del contratto di fornitura di gas alla Germania, non ha effettuato il pagamento in rubli per una fornitura annua massima prevista da questo contratto di 1,2 miliardi di metri cubi.
Gazprom ha, così, completamente interrotto le forniture di gas a Shell Energy Europe Limited per il mancato pagamento in rubli.