Un nigeriano, detenuto del carcere di Marassi, ieri ha aggredito un agente della Polizia Penitenziaria lanciandogli addosso dell’ammoniaca e procurandogli cosi lesioni agli occhi.
Lo hanno comunicato oggi i sindacalisti Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia penitenziaria, e Donato Capece, segretario generale del Sappe, che da tempo denunciano il caos, le aggressioni e la malagestione nelle carceri liguri (v. articoli precedenti) dove la maggiora parte dei detenuti risulta straniero.
“L’agente ferito con l’ammoniaca – hanno spiegato i sindacalisti – è stato giudicato guaribile in sette giorni. L’ennesima aggressione subita da un agente conferma la necessità di istituire una sezione per i detenuti più violenti. La tensione all’interno di tutte le carceri liguri è evidente. Nel 2017 ci sono stati 412 atti di autolesionismo, 35 tentati suicidi, 345 colluttazioni e 50 ferimenti di cui ben 38 solo a Marassi, da considerare il carcere più a rischio anche a causa dell’inadeguatezza del direttore dell’istituto”.
Polemiche sulla pagina Fb Storie di Polizia Penitenziaria: “A Marassi è sempre trincea di fuoco per i nostri. L’incapacità della direzione mista alle prebende offerte ai criminali, ha convinto questi ultimi che si può massacrare il poliziotto penitenziario. Il nigeriano ha lanciato ammoniaca verso uno dei nostri che, per fortuna, se l’è cavata con sette giorni di prognosi. Negli USA o in Inghilterra la reazione dei colleghi sarebbe stata durissima. Isolamento duro, anche per settimane. A Marassi questo non avviene. La direzione compiacente e spalleggiata dai cosiddetti ‘uffici superiori’ si guarda bene dal punire questi delinquenti”.