Brutto episodio a Genova dove sono stati vergognosamente oltraggiati i Martiri delle foibe: uomini, donne e bambini vittime della pulizia etnica dei partigiani titini.
Alcuni manifestini con la scritta “No Foibe, No Party”, sono stati affissi nei giorni scorsi in città.
A denunciare per primi questa grave offesa ai Martiri delle foibe, alla storia dell’Olocausto italiano e alla città intera sono stati su fb la capogruppo municipale del Medio Ponente Teresa Lapolla (Lega) e il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova Antonino Sergio Gambino (FdI).
No foibe, no party. Lega: ancora più ignobile e vergognoso il silenzio delle sinistre
Alla denuncia dell’esponente genovese di Fratelli d’Italia si è associato il Comitato 10 Febbraio e il presidente Emanuele Merlino.
“I nostalgici del comunismo assassino del maresciallo Tito – ha dichiarato Merlino – colpiscono ancora con adesivi dal contenuto disgustoso che sono stati affissi in città da elementi ben conosciuti dell’antifascismo locale, i quali non trovano di meglio da fare che continuare a diffondere appelli all’odio.
Invitiamo l’amministrazione comunale, che sappiamo sensibile all’argomento, a defiggere i deliranti manifestini e soprattutto a costituirsi parte civile in un procedimento a carico di chi ha ideato e attuato l’affissione abusiva.
Questo triste episodio deve spingere il Comune, i cittadini e le associazioni a intensificare le iniziative culturali e di confronto democratico per espellere da Genova chi sminuisce e nega il dramma delle foibe e l’esodo dal confine orientale d’Italia”.