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No utero in affitto, Comune di Genova nega patrocinio al Gay Pride di domani

Al Liguria Pride anche la Cgil e la Comunità San Benedetto al Porto
Liguria Pride a Genova (foto d'archivio)

“Il sindaco di Genova Marco Bucci, sostenuto dal centrodestra e dal Terzo Polo, decide ancora una volta di negare il patrocinio del Comune al Liguria Pride 2023 previsto per sabato 10 giugno”. Lo ha confermato oggi Cristina Bicceri, membro della direzione nazionale di +Europa.

“Già nel 2018 – ha sottolineato Bicceri – aveva definito l’evento come ‘divisivo’ e ‘offensivo’ per talune fasce di popolazione. Oggi si aggiunge a queste motivazioni il pretesto del cosiddetto ‘utero in affitto’ così come ama chiamare la destra la Gpa, quando è evidente che il tema della gestazione per altri non c’entra nulla coi Pride, di oggi e di ieri.

E ancora una volta domando al sindaco di Genova come si possa definire divisiva la lotta all’omofobia, il contrasto alle discriminazioni, e cosa ci possa essere di ‘offensivo’ in una festa colorata nata per reclamare più diritti per tutti.

Al sindaco Bucci ricordo che il compito della politica e soprattutto quello dei sindaci che sono le istituzioni più vicine alle persone, non è esprimere un giudizio morale sulle ‘presunte diversità’ e sulle modalità con le quali esse vengano manifestate, ma piuttosto assicurare che ciascuno goda di eguali condizioni, diritti e doveri.

I Pride coinvolgono tutti, trasmettono un messaggio di eguaglianza e apertura, come fa una città come Genova, città accogliente, multietnica, aperta, a negare questo messaggio? In ultimo, un appello alle quote di Terzo Polo che sostengono Bucci: se ci siete, e siete liberali quanto noi, battete un colpo”.