“Continuiamo con una discussione su come dare rappresentanza al centro che ci sarà. Sarà forte e in questo passaggio vedremo quali sono le forme migliori”.
Lo ha dichiarato ieri sera il candidato presidente della Regione Liguria per il centrosinistra Andrea Orlando (Pd) a margine della festa dell’Unità di Genova rispondendo ai giornalisti sul dialogo con Matteo Renzi per il sostegno e la formazione del campo largo alle prossime elezioni regionali in programma domenica 27 e lunedì 28 ottobre.
“L’unico no che noi vogliamo dire con grande forza – ha aggiunto Orlando – è il no alle mafie, alle consorterie, alle cricche contro le quali intendiamo combattere.
Siamo per una reindustrializzazione sostenibile della nostra regione e per questo sappiamo che dobbiamo rafforzare la rete infrastrutturale, ma non solo le infrastrutture e quelle tradizionali, le strade e le ferrovie ma anche quelle necessarie allo sviluppo della nuova economia pensiamo a quelle dell’energia da fonti rinnovabili, al tema dell’utilizzo degli strumenti necessari al digitale, pensiamo alle grandi strutture per il calcolo.
Tutte cose che devono essere nel programma direi di tutti. Da questo punto di vista spero che ci sia un confronto che non sia più basato sulle caricature delle proiezioni altrui.
Tutte le opere infrastrutturali che sono sul tavolo e di cui si sta discutendo sono opere che sono state o progettate o finanziate da governi di centro sinistra o da governi nei quali erano sia il Movimento Cinque Stelle che il Partito Democratico. Se alcune di quelle opere non sono andate a buon fine o non sono mai partite la responsabilità in questi nove anni non può essere certamente buttata sul centro sinistra”.