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Nonna uccisa a forbiciate, nipote 22enne cambia versione: non sono stato io

Carabinieri (foto di repertorio)

Sabato aveva telefonato ai carabinieri, che lo avevano immediatamente sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché aveva ammesso di avere ucciso la nonna in casa con un paio di forbici a Chiavari.

Ieri davanti al gip del Tribunale di Genova ha cambiato versione dei fatti e negato di essere stato lui e di essere stato in casa quando la nonna, Andreina Canepa di 82 anni, è stata uccisa.

Per Simone Monteverdi, 22 anni, in carcere per il presunto delitto avvenuto l’altra notte nella cittadina del Tigullio, l’avvocata Ilaria Tulino, al termine della convalida dell’arresto da parte del gip Angela Nutini, ha chiesto per il suo assistito una visita urgente con uno specialista.

Nei prossimi giorni, inoltre, verrà chiesto un accertamento medico sulle condizioni mentali del giovane tramite incidente probatorio.

Il giovane sabato mattina aveva telefonato ai carabinieri dicendo che la nonna stava male. Quando i militari erano arrivati nell’appartamento avevano trovato la pensionata 82enne a terra in un lago di sangue. Monteverdi aveva ammesso di averla colpita con un paio di forbici, che aveva poi buttato fuori dalla finestra, a seguito di un litigio.

“Non so perché l’ho fatto” aveva spiegato il 22enne ai carabinieri.

Il giovane, con un carattere chiuso e introverso, negli ultimi nove mesi si era chiuso in casa e, secondo quanto emerso, sarebbe diventato sempre più aggressivo, in particolare con la madre.

La donna si era rivolta più volte alle Forze dell’ordine tanto che era stato attivato l’iter per l’ammonimento da parte del questore. La madre si era anche rivolta ai servizi sociali che in questi giorni avrebbero dovuto vedere Simone.