Tensione a Oregina
Tensioni questa mattina a Genova Oregina, dopo che nella notte è stata distrutta la targa in memoria di Norma Cossetto, la studentessa italiana stuprata, torturata, uccisa e gettata in una foiba dai partigiani titini nel 1943 durante la pulizia etnica in Istria.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia per la presenza di un gruppo di estremisti di sinistra che manifestavano con tanto di fumogeni e lanciando gli slogan “Oregina è antifascista” e “Via i fascisti dal quartiere” durante il ricordo di Norma Cossetto.
A cura del Comitato 10 Febbraio è stata deposta una rosa sulla targa devastata ed è stato reso omaggio alla memoria della giovane martire istriana che nella notte tra il 4 e 5 ottobre 1943, dopo avere subìto inaudite torture e violenze, venne gettata dai partigiani comunisti in una foiba.
“Genova democratica ha celebrato il ricordo di Norma Cossetto – ha dichiarato Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio – inutile si è rivelato il tentativo di disturbare la manifestazione da parte di un gruppuscolo di estremisti di sinistra.
Ma questi personaggi fanatici e pericolosi vanno individuati e sanzionati a norma di legge. I veri democratici non possono tollerare chi distrugge targhe, disturba pacifiche manifestazioni e tenta aggressioni fisiche.
Invito il sindaco Marco Bucci, consiglieri comunali e regionali, parlamentari e segretari dei partiti a condannare pubblicamente questi atti antidemocratici.
Solo grazie alla professionalità delle donne e degli uomini in divisa e alla serietà degli iscritti al Comitato 10 Febbraio si è evitato il peggio.
Minacce e violenze non ci piegano. Ormai il nome della giovane martire istriana è ovunque e ogni anno non si contano le inaugurazioni di piazze, targhe, vie e monumenti dedicati a Norma Cossetto.
Con lei ricordiamo le donne che ancora oggi subiscono violenza in pace e in guerra”.