L’ Entella è ancora viva e si regala altre due battaglie per dimostrarlo ulteriormente, cercando di mantenere questo sogno chiamato serie B.
Mai come stasera è stata la vittoria di tutti. Della squadra, che aveva preso un impegno solenne per giocare alla morte questa partita di fronte alla società ed ai tifosi, raschiando il barile delle energie per sfoderare una gara di grande intensità dove nessuno ha risparmiato un solo metro di corsa, un contrasto, niente.
La vittoria dei tifosi che si sono riversati in massa a Novara in un esodo secondo soltanto a quello di Cremona, mettendo da parte le critiche per lasciare spazio al piacere di spingere la propria squadra sostenendola dall’ inizio alla fine e festeggiando adeguatamente al termine dell infinito recupero. E’ stata anche la vittoria della società che ha saputo mantenere una volta di piu i nervi saldi facendo come sempre quadrato attorno al gruppo, tentando la carta decisiva nell’ affidare le residue speranze ad un combattente nato come Gennaro Volpe bravo a lavorare sulle teste prima ancora che sulle gambe stimolando e rivitalizzando giocatori che sembravano ormai spenti.
Proprio questa ritrovata alchimia tra tutte le componenti può e dovrebbe essere l’ elemento rivitalizzante di una squadra che pochi avrebbero pronosticato ancora in corsa dopo le ultime partite. A Novara uno solo era il risultato utile ma conquistarlo era impresa tutt’ altro che facile. Serviva un atteggiamento aggressivo ma al tempo stesso lucido per evitare quegli errori che troppo spesso in questa stagione sono costati punti preziosi. Una gestione di gara perfetta in campo e fuori. Che non sarebbe stata una bella partita era scontato, tanti duelli molto fisici, tante le palle rinviate senza troppi complimenti tante le interruzioni del gioco nonostante l’ impostazione “permissiva” intrapresa dall’ ottimo arbitro Chiffi.
Poco calcio e molta tensione ma gli occhi dei biancocelesti erano rassicuranti fin dall’ ingresso in campo guidati dallo “sbarbato” capitan Troiano.Una partita vissuta allo stesso modo anche dalla panchina che ha sudato e poi gioito con grande intensità per tutti i 98 minuti. Gli abbracci finali sono liberatori ma al tempo stesso il punto di ripartenza perché gia domattina si torna in campo per scaricare tossine e per iniziare poi a preparare al meglio le due sfide contro l’ Ascoli, quella stessa squadra che pochi giorni fa abbiamo visto al Comunale e che non rappresenta un impresa impossibile a patto che l’ alchimia vincente stasera al Piola di Novara possa ripetersi gia a partire da Giovedi sera quando il Comunale dovrà tornare a riempirsi e pulsare come in tutte le grandi occasioni.