“Ho firmato una nuova ordinanza per ‘correggere’ i confini della zona rossa allo scopo di permettere ad alcune imprese di riprendere il lavoro”.
Lo ha riferito oggi il sindaco di Genova Marco Bucci lasciano una riunione nella sede della Regione Liguria.
“Abbiamo una commissione tecnica – ha aggiunto Bucci – che è un interlocutore con il quale possiamo confrontarci per arrivare all’obiettivo. Vogliamo far riprendere il lavoro e consentire agli sfollati di rientrare, almeno qualche ora, nelle case per riprendere le proprie cose. Non ho la strada tracciata ma ci stiamo lavorando”.
In sostanza, si tratta di 25 numeri civici eliminati dalla cosiddetta “zona rossa”. Anche grazie alla correzione dei confini, oggi sono quindi rientrati al lavoro in Ansaldo Energia i 750 dipendenti che erano rimasti a casa, con il prolungamento delle ferie, a seguito del crollo del ponte Morandi.
Gli altri lavoratori (Ansaldo ne ha 2.600) erano rientrati regolarmente nei giorni scorsi. L’area in cui lavorano i 750 fino a pochi giorni fa rientrava nella zona rossa attorno ai monconi di Ponte Morandi, interdetta per motivi di sicurezza ed esigenze di indagine. Ne è stata esclusa grazie alla modifica dell’ordinanza sindacale. Ansaldo ha spiegato che i lavoratori saranno sistemati in altre aree o in attività di cantiere.
Stamane il sindaco Bucci ha poi firmato un ulteriore aggiornamento al documento che permetterà di rientrare al lavoro anche ai dipendenti di un ulteriore piccolo gruppo di aziende dell’area.
Tra queste tornerà alla piena operatività la San Giorgio Seigen, specializzata nella carpenteria metallica, e il cui magazzino era rimasto bloccato a causa di un’imprecisione nella stessa ordinanza e la Sda, sull’altra sponda del torrente Polcevera, società che si occupa del rifornimento di distributori automatici.
Restano a casa, per ora, invece, i dipendenti della Ferrometal, che si trova proprio sotto il troncone Ovest del viadotto.
Nella modifica all’ordinanza firmata stamani dal sindaco è stata specificata anche la modalità con cui i “soggetti competenti” potranno accedere ad alcuni “spot” nella zona rossa. In questi siti della cosiddetta “zona nera” si potrà quindi accedere solo previa autorizzazione della procura.
La cosiddetta “zona nera” è dedicata esclusivamente alle esigenze di giustizia e di esclusiva competenza della Procura di Genova.
Nella “zona rossa”, invece, hanno diritto di accesso libero i consulenti tecnici della Procura, le forze dell’ordine, le forze armate, i vigili del fuoco, la protezione civile, i tecnici del Comune di Genova, il personale delle partecipate Amiu, Aster e Amt, gli addetti alla gestione dei sottoservizi ricadenti all’interno della zona rossa, il personale delle imprese incaricate della rimozione dei detriti, i tecnici di Rete ferroviaria italiana.
Per altri “soggetti” l’accesso sara’ subordinato ad apposita autorizzazione che dovra’ essere concessa dalla direzione Protezione civile – Ufficio pubblica incolumita’ del Comune di Genova, previa apposita richiesta via mail all’indirizzo zonarossaderoga@comune.genova.it.