Il festival “NUOVE TERRE Le Arti della Scena” di Officine Papage continua, tra Genova e Spezia.
Di scena, i miracoli in piazza degli Omini nell’ASTA DEL SANTO, il 20 agosto a Riva Trigoso (Sestri Levante – GE), la full immersion danzante del 22 agosto a Deiva Marina, con i raid in maschera ‘a sorpresa’ di CARLO MASSARI e le spettacolari metamorfosi dell’EOIKA di Vicari/Aloisio. Dulcis in fundo venerdì 23 agosto a Framura con il nuovo spettacolo di uno dei più profondi e intensi interpreti della scena contemporanea: MICHELE SINISI in EDIPO. Il corpo tragico (prima regionale).
Martedì 20 agosto ore 21.30 / Piazzetta Clivio Ghio – Riva Trigoso (Sestri Levante – GE) – Ingresso libero
Gli Omini nell’ASTA DEL SANTO
Un mercante in fiera sulle vite dei santi
Disegni Luca Zacchini scritture Giulia Zacchini. Con Francesco Rotelli e Luca Zacchini
L’Asta del Santo non è solo un gioco. Eppure non si può nemmeno dire sia uno spettacolo teatrale.
Di certo c’è un mazzo di carte. E le vite dei santi. Un uomo solo di fronte alla folla. Un uomo che renderà Natale ogni giorno dell’anno. Che per la gente ha selezionato 52 santi tra i 4000 esistenti per narrarne vita, gesta, miracoli e poi farne un gioco da tavola, o da bettola, o da teatro. Ogni Santo dipinto su una carta ha una sua storia di straordinarie avventure, sovrannaturali peripezie, impensabili morti, superpoteri. Ogni storia verrà raccontata per vendere la carta al miglior offerente. Il gioco sta nel credere forte in uno o più Santi, comprarli, puntare su quelli per arrivare in finale e vincere uno dei tre premi in palio. I giocatori di turno avranno la fortuna di assistere al duro percorso di santificazione dell’uomo solo dinnanzi a loro. Questo percorso prevede la realizzazione live di alcuni miracoli e la distribuzione dei beni terreni. Una distribuzione iniqua, casuale, senza criterio, che porterà i giocatori ad avere forse centomila lire, forse mille. Con quei soldi, quanti siano dipende dal santo culo, si potranno comprare i Santi. Solo in tre vinceranno. Per gli altri sarà forse cocente la delusione, ma almeno sapranno a chi appellarsi in caso di cocenti delusioni.
Giovedì 22 agosto – Da mattina a sera / Deiva Marina- Ingresso Libero
La DANZA a Nuove Terre
Un’intera giornata dedicata alla danza, al movimento e al teatro fisico, al corpo che racconta, che incarna emozioni, che fornisce nuove prospettive per osservare la realtà. Chi siamo? Come siamo? Quale è la nostra immagine? Quella vera…
Location a sorpresa, durante l’intera giornata
C&C Company presenta A PESO MORTO
Spettacolo site specific- progetto di rete 3+2 in collaborazione con Concentrica a mare e Testimonianze Ricerca Azioni Festival. Creazione originale Carlo Massari / C&C Company. ConCarlo Massari. Maschere Lee Ellis
Carlo Massari, indossando le sue maschere, porterà in riva al mare i personaggi dello spettacolo A peso morto per figurare una trasformazione sociale, quello che da ieri a oggi è cambiato nei visi, negli sguardi, nei gesti, nei sogni della gente. Uno studio open-air sul vuoto, sul non ricordare perché eravamo lì e cosa ci eravamo venuti a fare, sul: “Boh…Quasi quasi tornerei a casa…Se solo mi ricordassi da dove sono venuto e dove stavo andando…” Lui, Lei, L’altro: fotogrammi di persone ormai senza tempo e identità, perduti nell’inutile e alquanto misteriosa nuova definizione di luogo, paese, città, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio. Caratteri e ruoli, una volta protagonisti, oggi disadattati, privi di una funzione, forse dimenticati: Eroi, Ré, Divinità caduti in disgrazia, che attendono malinconici e sognanti che qualcuno gli si avvicini per “attaccare bottone”, per sentirsi ancora importanti.
Piazza Bollo ore 21.30
Vicari/Aloisio presentano EOIKA di e con Sabrina Vicari e Federica Aloisio. Musiche Angelo Sicurella. Costumi Sabrina Vicari (Consuendi). Luci Gabriele Gugliara
EOIKA – spettacolo finalista Intransito, premio Strabismi 2017 – è un progetto multidisciplinare fra arti visive e arti performative (teatro fisico, danza e ricerca musicale) una riflessione su cosa appare reale e su cosa è immagine effimera, in un continuo cortocircuito. Il corpo, la sua immagine, la sua percezione è il centro del lavoro. Un viaggio visionario attraverso giochi di illusione ottica che spiazzano e alterano la realtà percettiva. Le due danzatrici in scena illudono lo spettatore sulla completezza di un corpo, di una forma, di un’immagine: come falsificare le dimensioni reali di un corpo, come rattoppare il proprio volto con un nuovo artificiale ritratto, come quadruplicare un arto, come rimpicciolire il proprio corpo e ingigantire il volto. Come riuscire a far sembrare che il dietro è in realtà il davanti in una continua falsa illusione. E il cuore dove sta, davanti o dietro?
Venerdì 23 agosto ore 21.30 / Oratorio della Chiesa – località Costa Framura – Ingresso unico 5.00 euro
Elsinor – Festival delle Colline Torinesi / TPE
EDIPO Il corpo tragico
Da Sofocle
Con Michele Sinisi e Federico Biancalani
Regia Michele Sinisi
collaborazione alla drammaturgia Francesco M. Asselta. Scene di Federico Biancalani
Quando Edipo, re di Tebe, chiede all’oracolo come sconfiggere la pestilenza che devasta la sua città, questi rivela che la causa della sciagura è l’uccisione impunita del precedente re di Tebe, Laio, di cui Edipo ha preso il posto e sposato la vedova. E, saputo che questi erano rispettivamente suo padre e sua madre, si acceca.
Un anziano con gli occhi tumefatti sta in scena di spalle mentre il pubblico entra. L’audio nello spazio annuncia le istruzioni necessarie per il viaggio che lo spettatore sta per fare. Gradualmente questo individuo libererà il suo corpo di tutto quello che indossa, i vari strati scopriranno a ritroso le fasi della sua storia. Un uomo in camice (Tiresia) l’aiuterà a liberarsi con più comodità dei segni del tempo, di tutto ciò che ha scoperto, del peso della conoscenza. Il piede infettato e gonfio, pian piano andrà a sgonfiarsi fino a svelare, così come per tutto il corpo, un’anatomia fisica glabra ancora senza tempo: un bambino su cui ci sarà la foratura della caviglia. Quel foro simbolo di Edipo. La scena di questo spettacolo è il corpo: le parole, gli intrecci, il coro e gli altri saranno arti, odori, posizioni e sguardi radicati e mappati sul fisico dell’attore. Uno spettacolo forte, intenso e profondo, ultima fatica di Michele Sinisi.
INFO
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