Dopo il veleno distribuito per uccidere animali a Pietra Ligure, Borghetto S. Spirito ed Albenga, un altro animale, questa volta selvatico, è rimasto vittima a Varigotti.
Si tratta di una faina, soccorsa moribonda sulla spiaggia dai volontari della Protezione Animali savonese, avvertiti da alcuni residente.
La corsa dal veterinario è stata inutile, perché è morta poco dopo, mentre la necroscopia ha accertato la presenza nello stomaco di granuli di veleno.
I soccorsi, le cure e la riabilitazione degli animali selvatici feriti, malati o in difficoltà, svolti in provincia di Savona quasi esclusivamente dai volontari dell’Enpa, comportano per l’associazione grosse e continue spese per medicinali, veterinari, mangimi, carburanti, uso di mezzi, usura delle strutture di ricovero con i contributi ricevuti dalla Regione Liguria che hanno coperto meno del 40% delle spese sostenute dalla Protezione Animali nel 2019 per il soccorso di 3.100 animali.
L’associazione chiede con forza alla Regione di organizzare con mezzi e risorse adeguati un servizio pubblico di recupero e cura degli animali selvatici, come già avviene in molte altre regioni.