L’assemblea degli azionisti di Acciaierie d’Italia ha scelto il nuovo CdA
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Via libera al bilancio 2020 di Acciaierie d’Italia holding Spa con Franco Bernabè, ex amministratore delegato di Eni e Telecom, che diventa il nuovo presidente della società siderurgica.
Ieri sera c’è stato il via libera dell’assemblea degli azionisti. Durante l’assemblea è stato approvato il bilancio 2020 della società con un utile netto pari a circa euro 4 milioni. Il patrimonio netto attuale si attesta a euro 1.828 milioni e i debiti finanziari sono pari a zero.
L’assemblea ha inoltre nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.
Le nomine
Per ArcelorMittal sono stati nominati Lucia Morselli, Kristian Notebaert e Ondra Otradovec.
In quota Invitalia sono stati invece nominati Franco Bernabè, Francesco Cao e Carlo Mapelli.
L’assemblea ha poi nominato i membri del collegio sindacale in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2023.
Si tratta di Franco Dalla Sega e dei sindaci effettivi Luigi Giancaspero e Roberto Spada.
Il cda di Acciaierie d’Italia holding spa si è quindi riunito per procedere alla nomina del presidente, Franco Bernabè, e dell’Amministratore delegato Lucia Morselli.
Il Comitato Parti Correlate sarà composto dai consiglieri Carlo Mapelli e Ondra Otradovec e presieduto da Franco Bernabè.
Il partner pubblico Invitalia è entrata con un versamento di 400 milioni e detiene il 38% del capitale e il 50 per cento dei diritti di voto.
Il commento della Fiom Cgil
Immediata la reazione della Fiom che, per voce del suo segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia, Gianni Venturi, dichiara: “L’approvazione del bilancio 2020, l’insediamento formale del nuovo CdA e la nomina di Franco Bernabè a Presidente, segna il passaggio definitivo della transizione negli assetti societari di Acciaierie d’Italia.
Adesso ci sono tutte le condizioni per imprimere una svolta ed un’accelerazione, entrambe indispensabili, per le prospettive industriali, occupazionali ed ambientali del Gruppo.
Subito il piano industriale e subito una svolta nelle relazioni industriali a cominciare dal ritiro dei provvedimenti di messa in libertà dei lavoratori che stanno scioperando a Genova”.