Seviziata, stuprata e uccisa da alcuni partigiani rossi nel savonese a soli 13 anni. Sfregiata la lapide in memoria di Giuseppina Ghersi inaugurata l’anno scorso a Noli. Azione Frontale: “Vigliacchi!”.
“Dopo il gesto vandalico alla targa di Giuseppina Ghersi lo scorso 30 giugno, dove con un gesto ignobile mani infami davano fuoco alle foto e ai fiori che abbellivano la targa della giovane bambina violentata e uccisa dall’odio partigiano, e a poche settimane dall’ennesimo raid che spezzava in due la lapide dei Caduti, incluse le Camicie Nere, nel cimitero di Zinola a Savona, nella notte di ieri, proprio alla vigilia del corteo antifascista previsto a Savona, viene danneggiata nuovamente la targa in memoria della Giuseppina Ghersi vittima di ignobile viltà. Oggi come ieri vi dimostrate per quello che siete, vigliacchi!”
Lo ha dichiarato oggi il movimento di estrema destra Azione Frontale-Maria Pasquinelli che ha aggiunto: “Il nucleo Maria Pasquinelli rabbrividisce per quanto accaduto. Chiede che venga riconosciuta la pace, almeno dopo la morte, per questa povera Martire. Non solo perché era una bambina innocente, ma anche in memoria di tutte le giovani vittime dell’abiezione umana”.
“Sono rimasto davvero senza parole -ha aggiunto il sindaco di Noli Giuseppe Piccoli – quando mi hanno riferito dell’atto vandalico contro la lapide di Giuseppina Ghersi, una giovane vittima della Guerra. Questo sì che è un comportamento violento e da fascisti. Sono dispiaciuto e rammaricato, un atto vile e vergognoso che offende una giovane vita spezzata dalle barbarie della Guerra. Colpire la lapide è stato un gesto da imbecilli e vigliacchi… Valuteremo il danno effettivo arrecato alla lapide per vedere un possibile intervento”.