Poco dopo le 23 di oggi il Consiglio dei ministri, cominciato in ritardo, ha approvato il nuovo decreto sull’emergenza coronavirus che disegna la cornice delle misure da adottare per le festività natalizie. In particolare le limitazioni agli spostamenti.
Secondo quanto trapelato finora, Dal 21 dicembre al 6 gennaio non saranno più consentiti gli spostamenti tra regioni in area di criticità gialla (in area arancione e rossa sono già vietati ora).
Nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1° gennaio saranno vietati, anche in area gialla, gli spostamenti tra Comuni.
Restano sempre le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute.
Sarà consentito, in ogni caso, il rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione (con esclusione degli spostamenti verso le seconde case che saranno vietati).
Il Governo ha anche allungato la durata della validità delle misure anti-Covid da 30 a 50 giorni.
Durante il Consiglio dei ministri c’è stato un duro confronto sul tema del blocco degli spostamenti tra i Comuni nei giorni di Natale e Capodanno. Le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, a nome di Italia Viva, hanno chiesto di eliminare il divieto dal decreto.
Tuttavia, hanno preso posizione contro questa richiesta i ministri di Pd, Leu e M5s.
Alla proposta renziana si sarebbero opposti tutti gli altri capi delegazione, Dario Franceschini, Alfonso Bonafede e Roberto Speranza.
Anche i Dem Francesco Boccia ed Enzo Amendola avrebbero preso la parola per opporsi all’allentamento della misura e ne sarebbe nato una “accesissima discussione” con le ministre di Italia Viva.
Alla fine il decreto, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, è stato approvato senza alcuna modifica alla norma: resta il divieto di uscire dal proprio Comune il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio.