“Ci sarà tempo domani per esprimere un giudizio più ponderato sul merito della nuova ordinanza di Toti. Quello che suscita perplessità è’ il ‘sentimento’ che la anima”.
Lo ha dichiarato ieri sera su fb il capogruppo regionale Giovanni LUnardon (Pd) commentando il nuovo decreto sull’emergenza coronavirus in vigore da oggi in Liguria.
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“Ossia – ha spiegato Lunardon – quel senso di scampato pericolo e di presunto ritorno alla normalità che informa i primi commenti e che rischia di vanificare quanto conquistato in settimane di diradamento sociale e di autoisolamento.
Più ancora degli effetti diretti sui settori autorizzati è’ l’effetto generale sulla popolazione che potrebbe essere portata ad un allentamento dei propri comportamenti.
Le performance più positive sui nuovi contagi e sulle terapie intensive non sono una conquista ottenuta per sempre e il rischio di arretrare c’è’ sempre.
Più che derogare da codici sulla base di valutazioni sicuramente più discrezionali di quelle fatte a livello nazionale, grazie al contribuito del Comitato tecnico nazionale, dell’Istituto superiore di sanità e al confronto con le parti sociali, bisognerebbe lavorare sodo per arrivare al 4 maggio preparati con nuovi modelli organizzativi improntati a sicurezza, dispositivi di protezione individuale in numero congruo e test diffusi per stabilire la negatività al contagio.
Perché la cosa peggiore rispetto a non aprire sarebbe aprire troppo presto e poi dovere di nuovo chiudere. Quello si sarebbe un danno inestimabile alla salute e all’economia”.