Da quanto si apprende dopo la riunione tra il premier Conte e i capi delegazione, il nuovo Dpcm prevederà un coprifuoco nazionale alle ore 21. Sarebbe, però, in atto un braccio di ferro tra Governo e Regioni sulle misure del nuovo Dpcm anti-Covid.
In pratica i governatori chiedono regole nazionali, mentre Conte punterebbe a delegare proprio le Regioni riguardo le modalità delle chiusure in base alla all’indice Rt.
Cosa che le Regioni non vorrebbero, parlando di un vero e proprio scarica barile.
Proprio oggi Conte, alle 12, riferirà alla Camera, mentre alle 17, Conte riferirà in Senato, riguardo “la situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.”
Quello che sembra dato per certo è la chiusura dei musei, dopo cinema e teatri. Mentre nelle aree a maggior contagio si pensa di chiudere bar e ristoranti anche a pranzo.
Per quanto riguarda le scuole sarebbe prevista la didattica a distanza anche in seconda media e obbligo di mascherina per le lezioni in presenza di elementari e prima media.
Argomento spinoso ed in fase di discussione la mobilità tra regioni che sembrerebbe un punto fermo. In pratica verrebbe attivato un blocco per la mobilità tra regioni se non per importanti motivi.
E’ probabile che la firma del nuovo Dpcm potrà avvenire nella notte o nella giornata di martedì.