“Il varo dell’ultimo impalcato del nuovo viadotto autostradale sul Polcevera rende quella di oggi una data storica per Genova, per la Liguria e per tutto il Paese”.
Lo hanno dichiarato oggi il senatore genovese Francesco Bruzzone e la deputata di Pietra Ligure Sara Foscolo (Lega).
“La bandiera di San Giorgio che sventola sul nuovo Ponte di Genova – hanno spiegato – non è solo il simbolo della forza e della tenacia dei genovesi e dei liguri, ma una lezione a tutto il mondo su quali straordinari risultati sappia raggiungere il nostro Paese.
Un risultato straordinario ottenuto grazie al grande lavoro e al grande impegno dell’allora viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi.
Il modello Genova, fortemente voluto da Rixi, sta convincendo anche i più scettici, che si sono dovuti arrendere davanti all’evidenza dei fatti, sostenendone oggi la validità.
Per uscire dall’emergenza Covid-19 e dalle devastanti conseguenze economiche su migliaia di imprese, soprattutto piccole e piccolissime, e di famiglie occorre ragionare con la stessa tempestività e risposta ai bisogni delle misure contenute nella legge Genova: avvio dei cantieri edili che creano occupazione e mettono in sicurezza il territorio, iniezione di liquidità a fondo perduto per famiglie e imprese, semplificazione normativa per far ripartire il Paese”.
“La lezione del nuovo Ponte di Genova – hanno aggiunto la senatrice sarzanese Stefania Pucciarelli e il deputato spezzino Lorenzo Viviani (Lega) – con il varo dell’ultimo impalcato questa mattina, dimostra come il modello Genova garantisca celerità ed eccellenza nella realizzazione di infrastrutture anche in contesti, come quello del nodo autostradale del capoluogo ligure, molto difficili.
Nello ‘Sblocca Cantieri’, varato dalla Lega al governo con l’allora viceministro Edoardo Rixi, è prevista l’applicazione del modello Genova a una lunga lista di cantieri a livello nazionale.
Da quando si è insediato il nuovo governo, ancora il modello Genova è rimasto inapplicato nelle opere pubbliche a livello nazionale.
Ora che la bontà della ‘legge Genova’ è stata riconosciuta anche da esponenti di altre forze politiche che, come Italia Viva, avevano votato contro il decreto sia alla Camera sia al Senato, auspichiamo che si uniscano al nostro appello al premier Giuseppe Conte perché provveda ai decreti attuativi per lo sblocco dei cantieri e che il modello Genova venga applicato anche nella ricostruzione di un’infrastruttura definitiva ad Albiano Magra, con annessa viabilità complementare, proprio come è stato fatto a Genova”.
“Il varo dell’ultima campata del nuovo Ponte di Genova – ha sottolineato il deputato di Ventimiglia Flavio Di Muro (Lega) – conferma, agli occhi del mondo, l’efficacia del modello Genova.
Oggi è una giornata storica, risultato di un grande lavoro svolto in sede parlamentare, di ascolto del territorio, delle Camere di commercio, delle associazioni e delle imprese.
Sono orgoglioso di essere stato il relatore del decreto Genova alla Camera, un provvedimento che, grazie alla tenacia dell’allora viceministro Edoardo Rixi, ha portato risorse immediate a un territorio, Genova e la Liguria, gravemente danneggiato dal tragico crollo del Ponte Morandi.
Con il decreto Genova sono arrivate risorse a chi ne aveva bisogno per ripartire, alle famiglie e alle imprese, in tempi certi e celeri. Stesso modello ora è necessario per poter far vincere la guerra al Covid-19 e far ripartire l’economica del nostro Paese”.
“Emozione, commozione e tanto orgoglio – ha commentato il senatore savonese Paolo Ripamonti (Lega) – nell’assistere oggi al varo dell’ultimo impalcato del nuovo ponte di Genova.
Una grande sfida vinta da una città, da una regione intera e da un Paese che quando è libero di potersi esprimersi, di liberarsi dai lacci della burocrazia e del centralismo, dimostra di poter raggiungere qualsiasi risultato.
Sono orgoglioso di aver dato il mio contributo al decreto Genova come relatore di maggioranza in Senato, ascoltando il territorio e i suoi rappresentanti economici.
Il modello Genova, grazie alla lungimiranza dell’allora viceministro Edoardo Rixi, ancora oggi porta effetti positivi a livello economico al tessuto produttivo non solo ligure ma dell’intero Paese, penso ad esempio agli operatori della logistica.
Il modello Genova è una base certa di efficienza ed efficacia da cui l’Italia può ripartire per uscire nella fase 2 dell’emergenza Covid-19, insieme a un sostegno vero e immediato a imprese e famiglie, che non comporti ulteriori indebitamenti e difficoltà di accesso al sostegno”.