Ricostruzione viadotto autostradale sul Polcevera. I responsabili della Struttura commissariale di governo oggi hanno riferito di avere scelto un progetto che utilizza pile anzichè stralli “nel rispetto della sensazione di avversione psicologica maturata in città dopo il tragico crollo del Ponte Morandi”.
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Nel decreto commissariale vengono considerati positivamente i materiali “struttura mista in acciaio e cemento armato” e le modalità esecutive “in grado di ridurre i tempi di realizzazione e la riduzione delle interferenze con le infrastrutture e i sotto servizi”.
“Sarà solido, ben piantato – ha spiegato Bucci – avrà lo spirito dei genovesi che fanno le cose senza tanta pubblicità. Sarà una cosa bella e funzionale”.
Oggi al sindaco è stato chiesto se il viadotto avrà l’interconnessione con la Gronda, il raddoppio dell’autostrada nel ponente genovese che dovrebbe decongestionare il traffico nel tratto cittadino, opera messa in dubbio dal governo attuale. “Non lo so ma spero di sì e spero di saperlo tra un paio di mesi”.
Tra i motivi che hanno portato il Commissario Bucci e i tecnici a scegliere il progetto che si rifà all’idea dell’architetto genovese Renzo Piano anche il fatto che “estetica e progettualità sono derivate dalla storia e immagine di Genova, città di mare, in ragione della forma delle pile e dell’ impalcato, che richiamano la prua e sezione di una nave”.